Pompei: da Ue fondi per restaurare il sito archeologico
Dopo le piogge torrenziali del 2010 e 2011 che hanno gravemente danneggiato Pompei, la Commissione europea ha approvato lo stanziamento di fondi in favore del sito archeologico campano. Ad essere finanziato un progetto per la conservazione, la manutenzione e il miglioramento dell'area, che unisce fondi Ue e nazionali - in arrivo tramite il Programma operativo interregionale “Attrattori culturali, naturali e turismo” - per un totale di 105 milioni di euro.
Questi non sono i primi fondi Ue a favore del sito archeologico campano: fra il 2000 e il 2006 la politica regionale europea aveva gia' sostenuto 22 progetti di restauro di Pompei, per un valore di 7,7 milioni di euro. Cui ora si aggiungono 105 milioni, in parte di provenienza comunitaria, in parte italiana.
L'aiuto Ue è stato richiesto appunto dall'Italia, e grazie ad esso si intendono raggiungere una serie di obiettivi: innanzitutto, consolidare le strutture, partendo dalle aree più a rischio, e costruire un sistema di canalizzazione e drenaggio nell'area non ancora scavata. Non solo, i fondi Ue sono diretti anche a migliorare la formazione del personale della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei.
Gli investimenti sono stati approvati “non solo nell'interesse dell'Italia, ma dell'intero patrimonio storico europeo”, ha dichiarato il commissario Ue responsabile per la Politica regionale Johannes Hahn. “Sono certo che questa iniziativa avrà un impatto positivo sul turismo e sull'economia della zona e quindi su tutti gli abitanti nella regione”.