Informatica: settimana Ue per accrescere le conoscenze dei giovani

Persone al computer - foto di Tulane Public RelationsTecnologici si, competenti no. I giovani europei conoscono il computer, lo usano quotidianamente, eppure mancano di e-skills, di competenze digitali. O meglio, difettano delle cognizioni utili in un contesto lavorativo. Una rotta che andrebbe invertita, secondo la Commissione Ue, che proprio per questo ha lanciato la Settimana europea delle competenze informatiche: sette giorni per informare i giovani su come acquisire competenze informatiche e trovare lavoro nell'economia 2.0.

Entro il 2015 il 90% dei posti di lavoro richiederà competenze informatiche. Non solo. I posti di lavoro destinati a persone altamente qualificate dovrebbero aumentare di 16 milioni di unità entro il 2020, mentre quelli che richiedono lavoratori a bassa qualifica si ridurranno di circa 12 milioni di unità. Le stime dell'Unione europea parlano chiaro. E il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani mette in guardia i giovani, che “devono cogliere gli aspetti professionali del mondo digitale”.

Assenza di personale specializzato uguale scarsa innovazione: c'è il rischio, ha dichiarato Tajani, “di pregiudicare la capacità d'innovazione e la competitività globale dell'Europa”.

L'obiettivo della e-Skills week 2012 è appunto evitare un simile rischio. Partendo dalle competenze, appunto. Dal 19 al 25 marzo, si susseguiranno eventi formativi e informativi in tutti i paesi dell'Ue. Non solo: l'Ue chiede ai cittadini di dare il proprio contributo per la redazione di un manifesto europeo delle competenze informatiche e lancia due concorsi, rivolti a giovani di talento e educatori, per mettere in luce le idee brillanti e alzare il velo sulle opportunità lavorative offerte dall'informatica.

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e-Skills Week 2012