Lazio: Costa (Pd), usare i fondi strutturali contro la disoccupazione
Disoccupazione e scarso utilizzo dei fondi comunitari nel Lazio. Parte da queste due emergenze il convegno organizzato ieri a Roma dall’eurodeputata Silvia Costa e dall’associazione Teorema. Due temi affrontati partendo dai numeri: attualmente in regione i disoccupati sono 64mila, in aumento di un punto percentuale nell'ultimo anno. Mentre il tasso di spesa dei fondi strutturali è di appena il 27 per cento. La priorità, allora, è aumentare i livelli di spesa concentrando le risorse proprio sugli strumenti anti-disoccupazione.
Fabio Piacenti, presidente dell’Eures, sottolinea come la piaga della disoccupazione riguardi soprattutto i giovani: “Dei 232mila disoccupati totali censiti dall’Istat nel Lazio nel 2010, oltre 123mila (pari al 53%) hanno meno di 35 anni; di questi, circa 49mila hanno tra i 15 e i 24 anni, appartengono cioè alla cosiddetta disoccupazione giovanile”.
Ma c’è un altro fenomeno che, secondo Piacenti, sta assumendo una dimensione ancora più preoccupante. “Il dato su cui vorrei soffermarmi riguarda tuttavia il fenomeno dei Neet (Not in education, employment or training), ovvero i giovani (15-29 anni) che non lavorano, non studiano e non seguono alcun percorso di formazione”.
E questi numeri vanno contestualizzati a livello territoriale. “Basta fare riferimento alla graduatoria sul tenore di vita delle province italiane per cogliere la differenza fra quella romana, al 17esimo posto e le altre quattro province, collocate fra il 65esimo e il 76esimo posto sulle 106 italiane”, racconta Giorgio Pasetto, presidente dell’associazione Teorema. “E’ necessario – spiega ancora Pasetto - che la Regione Lazio completi l’utilizzo dei fondi 2013 e attivi urgentemente politiche per la crescita e lo sviluppo e in questo quadro le uniche risorse aggiuntive e strategiche vengono dalla riprogrammazione dei fondi strutturali, e dalla prossima programmazione 2014/2020”.
L’intreccio della questione occupazionale con il tema dei fondi europei è, però, oggetto soprattutto delle parole di Silvia Costa. “In quest’anno siamo impegnati in Europa sulla nuova programmazione dei fondi 2014/2020 e in Italia sulla riprogrammazione dei fondi strutturali europei non spesi nel periodo 2007/2013”. Il riferimento è al piano Eurosud. Ma per Costa non ci si può fermare a quello: l’invito è a procedere rapidamente sulla strada indicata dagli action team, che proprio in queste ore, con il Consiglio europeo, sta facendo un ulteriore salto di qualità. “Il Lazio – dice Costa - è fermo al 25-27% di spesa dei fondi strutturali. Riteniamo, quindi, che anche la Regione debba fare la sua parte. Anche superando un’impostazione che solo sul piano formale è stata aperta al contributo degli enti locali e delle forze sociali”.