Barroso: crescita subito. La risposta alla lettera dei dodici
"E' giunto il momento di lavorare sulla crescita". Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, risponde punto per punto alla lettera inviata dai leader di dodici paesi dell'Ue, firmata anche dal premier Mario Monti, contenente otto proposte per far crescere l'Europa. Occupazione, finanza, ricerca, brevetto europeo e potenziamento delle piccole e medie imprese: Barroso parla chiaro e spinge per abbreviare i tempi e passare ai fatti.
''Ora è il momento di essere concreti'', di prendere decisioni in merito alle proposte che la Commissione europea ha messo sul tavolo. Lo scrive Barroso in risposta alla lettera che i leader di Italia, Gran Bretagna, Olanda, Svezia, Spagna, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Lituania, Lettonia, Estonia, Irlanda avevano inviato a lui e al presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, la scorsa settimana.
"Concordiamo tutti sull'importanza di prendere le giuste decisioni riguardo alla nostra futura crescita e competitività. Adesso dobbiamo dimostrare di sapere trasporre queste buone intenzioni nella realtà", continua Barroso.
Dalla teoria alla pratica, dunque. Con misure concrete per far crescere l'Unione. Il futuro dell'Europa secondo Barroso passa attraverso una serie di concetti fondamentali.
Lavoro, innanzitutto: "combattere la disoccupazione giovanile e creare le condizioni per la crescita delle piccole e medie imprese è una priorità". Pertanto, "vogliamo assolutamente impedire che il potenziale innovativo delle piccole imprese venga soffocato da formalità burocratiche. A tal fine abbiamo già messo sul tavolo una serie di proposte che permetterebbero una riduzione degli oneri amministrativi fino a 40 miliardi di euro".
In tema di finanza "abbiamo bisogno di un sistema finanziario che svolga la sua funzione principale: quella di supportare l’economia reale" sottolinea Barroso. Un sistema, cioè, che attiri gli investimenti esterni, soprattutto privati. E il miglior meccanismo per raggiungere questo obiettivo, secondo Barroso, sono i project bonds.
Poi Mercato unico, soprattutto digitale. Uno strumento che, secondo il politico portoghese, "può portare all'economia europea più di 110 miliardi l'anno".
E ancora, ricerca e innovazione, che il presidente definisce "la chiave della futura competitività dell'Europa", e brevetto europeo: un punto focale dell'agenda comunitaria, da approvare al più presto. "Non ho bisogno di ripetere qui quanto sia importante raggiungere al più presto un accordo sul brevetto europeo: dopo un'attesa trentennale, è tempo di passare all’azione".