Ue: regole comuni su vendite allo scoperto e credit default swap
Requisiti comuni in materia di trasparenza e armonizzazione dei poteri dei regolatori nazionali in situazioni eccezionali che possono minacciare la stabilità finanziaria dell'Ue. Sono questi i principali contenuti del regolamento approvato ieri dal Consiglio dell'Unione europea sulle vendite allo scoperto e su alcuni aspetti del credit default swap.
In assenza di un quadro comunitario, nel pieno della crisi finanziaria, alcuni Stati Ue hanno adottato delle misure di emergenza per limitare o vietare le vendite allo scoperto e così contrastare una spirale al ribasso dei prezzi delle azioni.
Il regolamento intende superare questa frammentazione e il rischio di confusione e di costi aggiuntivi per gli operatori, senza trascurare il ruolo delle vendite allo scoperto per garantire il corretto funzionamento dei mercati finanziari, in particolare nel fornire liquidità e contribuire a una tariffazione efficace.
Per quanto riguarda le azioni delle società con sede in Europa, sono previsti due livelli per la divulgazione delle posizioni short significative: in un primo livello si richiede all'investitore una notifica privata al regolatore, mentre ad una soglia più elevata le posizioni devono essere comunicate al mercato.
Relativamente al debito sovrano, invece, è sempre richiesta la divulgazione privata ai regolatori e il regolamento prevede anche la pubblicazione di posizioni significative in credit default swap relativi agli emittenti di debito Ue.
Un'altra novità riguarda la gestione dei rischi collegati alle vendite allo scoperto. Il regolamento prevede che chiunque intraprenda una vendita allo scoperto debba, contestualmente, avere anche preso in prestito i relativi titoli o aver siglato un accordo a tal fine (divieto di vendite allo scoperto "nude").
In circostanze di rischio per la stabilità finanziaria o la fiducia dei mercati in uno Stato membro o dell'Unione europea, il regolamento riconosce alle autorità competenti poteri temporanei per richiedere una maggiore trasparenza o imporre restrizioni sulle vendite allo scoperto di credito e le operazioni con i credit default swap di default, o anche per limitare le operazioni di singoli individui in strumenti derivati.
Il ruolo di coordinamento tra le autorità nazionali competenti e per la corretta attuazione delle misure è assegnato all'European Securities Market Authority (ESMA), insieme al potere di intervenire in presenza di implicazioni transfrontaliere.
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FAQ Consob Vendite allo scoperto
Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council on Short Selling and certain aspects of Credit Default Swaps