Ue: un taglio agli obblighi contabili per le microimprese

Queue - foto di SzymonVia libera del Consiglio per gli Affari economici e finanziari dell'Unione europea alla direttiva che esonera le piccolissime imprese dagli obblighi annuali di rendicontazione contabile e finanziaria. L'esenzione, opzionale e applicabile solo laddove compatibile con gli obblighi nazionali, contribuirà a ridurre gli oneri burocratici a carico delle microimprese.

Beneficiarie delle nuove disposizioni saranno le imprese che soddisfano almeno due dei tre criteri individuati dall'Ue:

  • un bilancio non superiore a 350mila euro,
  • un fatturato netto che non superi 700mila euro,
  • una media di dieci dipendenti.

La decisione arriva in coincidenza con la presentazione della relazione "L'Europa può fare meglio" che illustra le buone pratiche in uso negli Stati membri per attuare le normative Ue senza generare eccessi burocratici.

Con il programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi l'Unione europea si è infatti posta l'obiettivo di ridurre del 25% entro il 2012 il carico amministrativo sulle imprese riconducibile a una cattiva attuazione a livello nazionale delle regole stabilite a livello comunitario. Con le misure approvate finora da Parlamento e Consiglio si arriva a una riduzione del carico del 22%, ma il target dovrebbe essere centrato proprio grazie all'intervento sugli oneri contabili per le microimprese approvato oggi.

A sostegno di questi obiettivi, nel 2008 è stato inoltre istituito un Gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi, presieduto da Edmund Stoiber, con il compito di consigliare la Commissione nell'attuazione del programma d'azione e, a partire dal 2010, di realizzare una relazione sulle buone pratiche in materia già portate avanti negli Stati membri.

Oggi il report è arrivato sul tavolo del presidente dell'Esecutivo Ue José Manuel Barroso. A dispetto del titolo non proprio celebrativo, la relazione ha incassato l'apprezzamento di Barroso, perché mostra "soluzioni intelligenti con cui i singoli Stati membri pongono in essere le norme Ue sfruttandone gli effetti positivi e evitando inutili passaggi amministrativi a livello nazionale".

L'invito ai 27 paesi, ha continuato il presidente, è quindi quello di "trarre insegnamento dagli esempi raccolti dal gruppo. Prendendo spunto dai metodi di regolamentazione intelligente di ciascuno possiamo infatti migliorare il clima imprenditoriale e sostenere la crescita e l'occupazione in Europa".

Links

Report: Europe can do better

Action Programme for Reducing Administrative Burdens in the EU