Citta' sostenibili: un vademecum per rilanciare il settore delle green building

Green economy

Attraverso l’individuazione di 10 azioni prioritarie da concretizzare a livello nazionale, l'Associazione Nazionale Imprese Edili (ANIEM) intende tracciare una strada possibile per un futuro più “green” in Italia, focalizzando l’attenzione sul tema della riqualificazione edilizia legata allo sviluppo delle città sostenibili. Il decalogo, denominato “Carta ANIEM 2012 per la costruzione della città sostenibile” è stato presentato in occasione del convegno “Costruire per vivere la città del futuro”, tenutosi a Torino nei giorni scorsi.

Il documento prende spunto dai dati rilevati dall’Osservatorio della stessa Associazione in merito al settore dell'edilizia sostenibile e all'interesse mostrato dalle piccole e medie imprese (Pmi): nel 2011 il 35% delle aziende italiane ha effettuato interventi di riqualificazione energetica delle proprie strutture; il dato, apparentemente positivo, se spalmato sull’intero fatturato medio nazionale, corrisponde solamente al 23%, percentuale destinata ad abbassarsi per tutto il 2012 (dell'11% nel primo semestre, di un ulteriore 3% nel secondo semestre dell'anno).

Proprio questi segnali hanno spinto ANIEM ad individuare immediatamente dei criteri d’indirizzo per rilanciare il comparto delle costruzioni in maniera anche compatibile con l’ambiente.

La Carta ANIEM 2012 è articolata in due parti:

  • la prima richiama i principi dello sviluppo sostenibile, condivisi dalle associazioni di impresa e da tutti gli operatori economici e sociali più consapevoli della necessità di innovazione culturale e tecnica del mondo delle costruzioni in Italia.
  • la seconda elenca le questioni più urgenti da affrontare e risolvere per rendere concreti i principi indicati nella prima parte della Carta stessa.

In particlare, i 10 punti proposti riguardano:

  1. la ricostruzione del patrimonio edilizio obsoleto,
  2. gli incentivi alla “qualità” dell’impresa,
  3. il rilancio del social housing con i fondi immobiliari,
  4. la stabilizzazione degli incentivi fiscali ma in maniera selezionata,
  5. l’ideazione di nuovi strumenti per finanziare il recupero edilizio,
  6. la necessità di una nuova legge urbanistica più moderna e al passo con i tempi,
  7. l’ideazione di nuovi strumenti di credito specializzato per il settore,
  8. la proposta di nuovi modelli abitativi,
  9. lo spazio a nuovi criteri abitativi,
  10. la necessità di rendere più attrattive le città per gli investimenti.

Ai fini della realizzazione di tali azioni, la Carta ANIEM ritiene Amministrazioni locali e Istituti bancari soggetti cruciali: le prime perchè, attraverso la valorizzazione e l’incentivazione delle soluzioni più meritevoli, avrebbero l’opportunità di indirizzare le imprese italiane verso uno sviluppo sostenibile; i secondi perchè dovrebbero rivisitare i criteri di selezione dei progetti destinatari di finanziamenti, favorendo gli interventi lungimiranti destinati alla pianificazione urbanistica ed edilizia a lungo termine.

"Il futuro non può che risiedere in una nuova concezione dello spazio urbano. Servono azioni e strumenti che diano nuova spinta al settore, incentivando le imprese a investire in interventi che abbiano come base la riqualificazione dell’esistente", ha affermato il Presidente dell'ANIEM, Dino Piacentini. Costruire città in armonia con l'ambiente non è solo questione di consapevolezza ecologica, ricordando che molti edifici, costruiti fino agli anni ’90, sono ad elevatissimo consumo energetico e a rischio sismico. "Riqualificandoli - ha concluso - non si consuma nuovo territorio, si contengono i costi di costruzione, si rendono più efficienti i sistemi urbani abbattendo i costi energetici".

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Carta ANIEM 2012