Lombardia: in arrivo la banda ultra larga
Lombardia più digitale con l'accordo siglato a Milano il 6 febbraio scorso tra Regione, Metroweb e F2i, due società leader nel campo della fibra ottica. L'intesa intende promuovere un percorso comune di cablaggio che coinvolgerà 167 comuni e 4,2 milioni di cittadini lombardi per un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro.
L'accordo rientra nella strategia regionale per la digitalizzazione, definita per:
- colmare il digital divide sul territorio lombardo,
allineare la Regione agli obiettivi dell'Agenda digitale europea, che prescrive entro il 2020 la copertura della metà della popolazione con i 100 megabit e l'altra metà con collegamenti a 50 megabit.
Attualmente la Regione non solo ha inserito tali obiettivi nel progetto di legge sullo sviluppo e la ripresa economica, ma intende anche rafforzare il proprio impegno sul fronte della fibra ottica, avviando quattro nuove linee di collaborazione con il settore privato per definire modelli di intervento replicabili a largo raggio.
In questo ambito è in fase di sperimentazione un progetto pilota volto a garantire la sostituzione, completa e graduale, della rete in rame con una nuova rete in fibra ottica; tale passaggio sarà effettuato sfruttando a pieno la convergenza tra rete fissa e rete mobile tramite la diffusione delle nuove tecnologie LTE (Long Term Evolution, o di quarta generazione) sui cellulari.
La fibra ottica interesserà anche le imprese; a tal proposito la Regione ha individuato un'area industriale in cui sviluppare una rete in fibra ottica al fine di migliorare la produttività e competitività delle aziende lombarde.
L'obiettivo dell'intesa - hanno sintetizzato il Presidente della Regione, Roberto Formigoni e l'assessore regionale all'ambiente, energia e reti, Marcello Raimondi - "è quello di strutturare i nostri molteplici interventi così che possano essere replicati in altri territori lombardi per assicurare ai cittadini il miglior servizio possibile di connessione, alle imprese di avere una carta in più per competere sui mercati europei e a noi tutti di raggiungere i traguardi dell'Agenda Digitale Europea".
Soddisfatto dell'accordo raggiunto anche il Presidente di Metroweb, Franco Bassanini, che ha lodato la suddivisione dei ruoli e competenze spiegando che "pubblico e privato non solo collaborano, ma lo fanno nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli. Al privato è chiesto di fare un lavoro di gestione e realizzazione; al pubblico di creare il contesto, le regole e di accompagnare il percorso".
In merito ai ritardi italiani nel campo delle ICT si è espresso l'amministratore delegato di F2i, Vito Gamberale, dichiarando che "non è vero che l'Italia sia così indietro in questo settore, perché tra i Paesi europei demograficamente paragonabili con Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna siamo quelli che possono vantare una realtà come Milano, che rappresenta l'esempio più avanzato". Modello che, ha concluso Gamberale, "replicheremo in Lombardia con Bergamo e Brescia come avamposto".