Lombardia: via al social housing con il Patto per la casa 2012
Siglato a Milano il Patto per la casa 2012 tra la Regione e oltre 50 soggetti pubblici, privati e del sociale. L'accordo intende promuovere un nuovo tipo di welfare incentrato sull'housing sociale per poter rispondere alle richieste abitative dei cittadini, con maggiore efficienza e in tempi più brevi.
Il Patto, articolato in dieci punti, prevede novità importanti: il sostegno economico per gli affitti e la definizione di nuove forme di agevolazione dei mutui per la prima casa. E' attesa anche l'introduzione di strumenti finanziari innovativi, come il Fondo immobiliare che passerà da 220 milioni a 400 di euro, a cui si affiancherà:
- un piano di costruzione di 6.000 nuovi alloggi entro il 2015,
- la riqualificazione di altri 4000 alloggi Aler esistenti.
La Regione intende inoltre avviare interventi urbanistici per il riassetto di interi quartieri al fine di garantire una qualità della vita migliore ai cittadini lombardi
E sono proprio i cittadini i protagonisti di questa intesa, ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ricordando che il Patto "rappresenta un sistema integrato di interventi che interessano quello che può essere considerato uno dei pilastri del welfare, messo a dura prova dalla difficile congiuntura economica: il tema della casa".
Con il Patto, ha proseguito l'assessore alla casa, Domenico Zambetti, "abbiamo dovuto ripensare il nostro welfare abitativo, individuando le modalità per finalizzare al meglio le minori risorse disponibili".
Sul tema "casa", Formigoni ha garantito che la Regione e Governo prosegue un confronto serrato, sia attraverso la Conferenza Stato-Regioni, sia attraverso una interlocuzione diretta con l'esecutivo "per favorire misure agevolative sotto il profilo fiscale a favore dei proprietari di immobili destinati alla locazione e promuovendo l'attenzione dei Comuni per l'applicazione dell'IMU".
"Questo perché - ha concluso il presidente - vogliamo essere attenti alle istanze di tutti i soggetti a dimostrazione del fatto che Regione Lombardia ha e continuerà ad avere un rapporto dialettico e propositivo con il Governo e che sosterrà sul piano politico e istituzionale le istanze condivise dai sottoscrittori di questo Patto".
Hanno aderito all'accordo anche istituzioni locali (sindaci dei capoluoghi di Provincia, Anci, Upl), sindacati (degli inquilini e confederali), associazioni dei costruttori, degli artigiani e delle banche, cooperative, categorie professionali, il mondo del volontariato e del non profit e il prefetto di Milano.