Manovra: raggiunto il testo definitivo, il governo attende ora la fiducia
Il governo chiede oggi alla Camera la fiducia sulla manovra, così come approvata dalle commissioni Bilancio e Finanze dopo gli ultimi emendamenti in materia di Ici, previdenza sociale, scudo fiscale, contributi di solidarietà e liberalizzazioni. Il voto finale dell'aula di Montecitorio si attende per venerdì sera; intanto il pacchetto Salva-Italia prosegue il suo cammino in una versione parzialmente diversa rispetto a quella presentata lo scorso 4 dicembre dal premier Monti.
Nel tentativo di rispondere alle critiche mosse dai sindacati e dai gruppi politici nelle scorse settimane, l'esecutivo ha quindi introdotto alcuni emendamenti al documento originale.
Nello specifico, ecco le modifiche più significative:
- solo per il 2012, la soglia al di sotto della quale è prevista l'indicizzazione delle pensioni sarà alzata da 936 euro a 1400 euro. In questo modo, verrà tutelato il 78% delle pensioni italiane. Saranno, inoltre, attivate misure eccezionali per tutti quei lavoratori che, in base alle leggi attuali, sarebbero dovuti andare in pensione nel 2012;
- le famiglie meno abbienti e più numerose verranno esentate dal pagamento delll'Ici-Imu. La franchigia di 200 euro salirà infatti a 400 euro per i nuclei familiari con 4 almeno figli;
- sono previsti, poi, contributi di solidarietà in caso di pensioni e assegni “d'oro”. Si procede, da un lato, a stabilire un tetto di 311mila euro per gli stipendi di manager e consulenti pubblici e, dall'altro, ad effettuare un maxi-prelievo del 15% sulle pensioni superiori ai 200mila euro;
- il sistema di pagamento per coloro che hanno usufruito dello scudo fiscale viene modificato. Al posto di una tassa una tantum dell'1,5%, i cittadini italiani con capitali scudati dovranno pagare, per il 2012 e 2013, un bollo con aliquota del 10 per mille e, per gli anni successivi, una tassa con aliquota del 4 per mille, per il mantenimento dell'anonimato;
- viene, inoltre, introdotta una tassa sugli immobili e sui capitali detenuti all'estero da cittadini italiani. Per ciò che riguarda le case, l'aliquota sarà del 7,6 per mille, così come quella imposta per le seconde abitazioni sul territorio nazionale. Per i capitali, invece, la tassa sarà dell'1 per mille nel 2012 e dell'1,5 per mille dal 2013.
Un discorso a parte riguarda le liberalizzazioni. E' stato eliminato dal testo l'emendamento che prevedeva l'avvio delle misure al 31 dicembre 2012. Misure che, fortemente ridimensionate rispetto alle ipotesi iniziali, entreranno quindi in vigore già dal prossimo gennaio.
Viene confermata l'autorizzazione alla vendita dei farmaci di fascia C (che richiedono la prescrizione medica) anche nelle parafarmacie e nei supermercati. Al ministero della Salute e all'Aifa viene però conferito il potere di definire per quali medicinali di tale fascia sarà effettivamente permessa la commercializzazione in più canali.
Si salvano, almeno per il momento, i taxi, mentre continua il processo di liberalizzazione dei trasporti con la creazione di un'Authority che vigilerà su treni, autostrade e autotrasporto.
I tempi si prospettano lunghi per quanto riguarda la riforma degli ordini professionali, per cui il governo si è concesso ancora dodici mesi di tempo.