Agenzia delle Entrate: caratteristiche del nuovo redditometro per la lotta all'evasione fiscale

Modulo F24 Agenzia delle Entrate - immagine di ZioNiccoUno strumento per supportare l'attività di accertamento del fisco sulle persone fisiche, ma senza automatismi, e orientare i contribuenti a dichiarare un reddito "coerente" rispetto alla loro reale capacità di spesa. Questi gli obiettivi del redditometro presentato, lo scorso 25 ottobre, dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, alle associazioni di categoria e ai professionisti.

Cambio di prospettiva, dunque, rispetto al precedente meccanismo basato sul rapporto fra la disponibilità di determinati beni e quanto dichiarato: il nuovo redditometro punta sul concetto di spesa effettiva.
Inoltre, non verrà utilizzato per accertamenti di massa ma avrà la funzione di selezionare le posizioni che l'amministrazione, poi, riterrà più o meno a rischio: solo un elevato scostamento tra le due grandezze farà scattare la fase del controllo.

In particolare, la metodologia di stima si riferisce a:

  • 11 tipologie di nuclei familiari, rappresentative della compagine sociale (coppie o single differenziati in base all’età, alla presenza o meno di figli, al numero di figli, ecc.), a cui sono stati poi applicati criteri di appartenenza a 5 aree geografiche: Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Sud, Isole;

  • 100 voci di spesa divise in sette categorie: abitazione, mezzi di trasporto, contributi e assicurazioni, istruzione, attività sportive e ricreative e cura della persona, altre spese significative (oggetti d’arte e antiquariato, gioielli, donazioni, ecc.), investimenti immobiliari e mobiliari netti (valutazione separata fra biennio precedente e anno di stima).

Per ciascun gruppo si seleziona, attraverso criteri statistici, un campione rappresentativo di famiglie assai ampio, che esprima “realtà normali”: la capacità di spesa rilevata, cioè, deve essere in linea con le entrate dichiarate.

Quindi, il rapporto fra le voci di spesa e il reddito dichiarato rileverà il “grado di coerenza” dei contribuenti. Se le spese effettive sono superiori al reddito, emerge una situazione di “non coerenza” che, a seconda dello scostamento, può generare un rischio di evasione basso, medio o alto:

  • il rischio basso individua uno scostamento basso e non comporta per il contribuente alcuna selezione da parte del Fisco;
  • il rischio medio indica uno scostamento elevato e comporta la selezione per l'eventuale accertamento presuntivo;
  • il rischio alto caratterizza uno scostamento molto elevato che porta alla selezione per controlli approfonditi, con i mezzi di accertamento ordinari.

A parire dal mese di novembre parte la fase sperimentale del redditometro, in collaborazione con le Associazioni di categoria e gli Ordini professionali. Attraverso un software disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, saranno acquisiti alcuni casi per testare il nuovo strumento. I dati saranno inviati, tramite il portale www.sose.it, alla Società per gli studi di settore (Sose), che provvederà alla valutazione e alla successiva restituzione dei file.
Ai contribuenti che faranno parte della sperimentazione è garantito l’anonimato.

La fase di test e valutazione del nuovo redditometro terminerà a fine febbraio 2012.

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In data 16 novembre 2011 l’Agenzia delle Entrate ha publicato il software “ReddiTest” per testare sul campo l’attendibilità del nuovo redditometro.

Il software:

  • può essere esclusivamente utilizzato dalle associazioni di categoria, dagli ordini professionali e dalle organizzazioni sindacali che intendono contribuire alla fase di sperimentazione del nuovo modello di redditometro come chiesto dall’Agenzia delle Entrate durante la presentazione del 25 ottobre 2011;
  • consente di inserire i dati necessari per la stima del reddito familiare con riguardo ad esempi concreti che restano comunque anonimi. I dati inseriti, quindi, non possono in alcun modo essere utilizzati ai fini dell’attività di controllo dell’Agenzia delle Entrate;
  • permetterà la trasmissione dei dati inseriti alla Sose, la quale fornirà la stima del reddito complessivo del nucleo familiare basata sui dati inviati. Per la trasmissione è necessario essere registrati al portale (http://www.sose.it).

L’applicazione non effettua alcun calcolo e/o stima.