Donne e lavoro: da Strasburgo proposte per garantire migliori opportunita'
Il Parlamento europeo ha adottato, lo scorso 13 settembre, un pacchetto di risoluzioni per il sostegno delle donne lavoratrici, da attuarsi all'interno degli Stati membri. Le misure presentate si rivolgono a giovani che vogliano avviare un’impresa e a meno giovani che desiderino rimanere o rientrare nel mondo del lavoro.
I dati mostrano che solamente una donna su dieci è imprenditrice; una quantità esigua se si confronta con le percentuali relative alla popolazione maschile, per cui si ha un imprenditore ogni quattro uomini.
È dunque con questi presupposti che il Parlamento, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha invitato la Commissione, gli Stati membri e le autorità locali e regionali a dare il proprio contributo per promuovere le opportunità di imprenditoria femminile, attuando misure quali:
- sovvenzioni straordinarie;
- venture capital;
- interventi per la sicurezza sociale;
- tagli dei tassi d’interesse sul credito.
Un buon esempio, in questo senso, è fornito dall'European Progress Microfinance Facility, che fornisce microcrediti fino a 25mila euro alle microimprese e a quanti intendano avviare una piccola attività in proprio ma non abbiano accesso ai servizi bancari tradizionali.
Nella stessa risoluzione si richiede, inoltre, alla Commissione di incrementare gli strumenti di formazione vocazionale (vocational training) e le buone pratiche per dare impulso allo spirito di imprenditorialità nella popolazione femminile.
Target di un’altra risoluzione sono, invece, le lavoratrici over 50. A questo proposito gli europarlamentari chiedono l’introduzione di misure che permettano alle donne non più giovanissime di continuare a lavorare o di reinserirsi nel settore lavorativo.
Contestualmente alle proposte del Parlamento europeo, si colloca l’Anno europeo dell'invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni, previsto per il 2012, nell’ambito del quale, si legge ancora nel documento, sarà prioritaria la promozione di misure per combattere la discriminazione e per contrastare gli stereotipi legati al genere e all’età.
Testi approvati nella sessione plenaria del 13 settembre 2011