Ddl 2665 - Decreto omnibus: addio nucleare
Prosegue oggi la discussione generale nell’Aula di Palazzo Madama del ddl 2665, il cosiddetto decreto omnibus, che dovrebbe essere votato nella serata di mercoledì 20 aprile. Il testo della legge (che reca disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, e per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo) era stato licenziato la settimana scorsa dalle commissioni Bilancio e Istruzione.
La novità è che il Governo ha deciso di soprassedere sul programma nucleare e ha inserito nella moratoria, già stabilita nel decreto legge omnibus, l'abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel nostro paese.
L'emendamento all'articolo cinque del decreto, presentato direttamente nell’Aula del Senato in mattinata, afferma che, "al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare".
In base all'emendamento, entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, il Consiglio dei ministri adotterà una strategia energetica nazionale, tendendo conto delle valutazioni effettuate a livello di Unione Europea e a livello internazionale in materia di scenari energetici e ambientali.
Ciò avrebbe l'effetto di superare il referendum sul nucleare previsto per giugno e temuto dalla maggioranza in seguito alla catastrofe di Fukushima. Secondo l’opposizione, l'emendamento presentato dal governo non cancella affatto il nucleare, ma lo congela per evitare una possibile sconfitta dei referendum.
Ecco gli altri principali contenuti del decreto omnibus:
- ampliamento dell’oggetto sociale della Cassa depositi e prestiti;
- assunzioni per il programma straordinario dell'area archeologica di Pompei;
- rifinanziamento del Fondo unico dello spettacolo;
- proroga del divieto di incroci stampa-tv;
- misure di razionalizzazione dello spettro radio elettrico.