Monito dell'Europa all'Italia sul decreto rinnovabili
Il commissario europeo all'energia Günther Oettinger ha scritto una lettera al ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, esprimendo la propria preoccupazione in merito al decreto per la promozione delle energie rinnovabili, approvato il 3 marzo scorso al fine di recepire la direttiva 2009/28/CE, perché minaccerebbe il completamento degli investimenti avviati con la precedente normativa e il raggiungimento degli obiettivi comunitari in materia di sostenibilità ambientale per il 2020.
Le critiche del commissario si sono concentrate in particolare sul sistema di incentivazione per il fotovoltaico e sulla scelta di applicare tagli retroattivi ai benefici, con il rischio di compromettere progetti già intrapresi, creando difficoltà ad investitori e operatori del settore.
Soprattutto, però, Oettinger ha reso evidente che le politiche energetiche devono ormai essere formulate tenendo conto dell'interdipendenza tra i paesi europei per la realizzazione degli obiettivi comuni.
Il conseguimento del target italiano, il 17% dei consumi di energia da fonti rinnovabili entro il 2020, è infatti parte del successo della strategia Europa 2020 che ha tra i suoi pilastri la promozione dell'energia pulita e la riduzione del cambiamento climatico.
Per questo, scrive il commissario, "è fondamentale che il governo italiano crei quanto prima un quadro interno di incentivazione chiaro, stabile e prevedibile per garantire lo sviluppo delle rinnovabili, senza correre il rischio che i necessari investimenti privati siano rimandati e diventino più costosi, ostacolando così il raggiungimento del suddetto obiettivo".