Quote rosa: più donne nei CdA entro il 2018
Consigli d'amministrazione più rosa, grazie all'approvazione in Senato del ddl 2482 sulla "parità di accesso delle donne negli organi di amministrazione delle società quotate in mercati regolamentati". Il testo, che passerà ora alla Camera, rappresenta un passo in avanti per l'introduzione delle pari opportunità in Italia, tra gli ultimi posti nelle statistiche comunitarie sull'eguaglianza di genere.
Nel corso del dibattito a Palazzo Madama, numerose le opposizioni in merito all'incostituzionalità del disegno di legge, che introdurrebbe una discriminazione in contrasto con l'articolo 3 della Costituzione.
Ma, come ha ricordato la senatrice Anna Finocchiaro, si tratta di una discriminazione positiva, "realizzatrice della seconda parte dell'articolo 3 della Carta costituzionale, che allude all'uguaglianza sostanziale dei cittadini per l'ingresso delle donne nelle società quotate in borsa".
Essendo una legge temporanea, ha proseguito la deputata Lella Golfo, non è assolutamente incostituzionale e permetterà finalmente di colmare il gender gap registrato nel mercato italiano.
Dopo l’approvazione a Montecitorio, la legge entrerà in vigore entro 12 mesi e da allora le imprese avranno tempo fino al 2015 per accrescere di un quinto la presenza di donne nei propri CdA. Entro il 2018, infine, le quote rosa dovranno essere portate a regime, con il 30% dei rappresentanti nei CdA composto da donne.
Le aziende inadempienti saranno diffidate dalla Consob e avranno quattro mesi per colmare le proprie lacune. Scaduto questo termine, se le imprese dovessero risultare nuovamente inadempienti avranno altri tre mesi di tempo, a seguito dei quali è previsto il decadimento. Per i trasgressori sono previste le seguenti sanzioni pecuniarie: da 100mila a un milione di euro per i CdA e da 20mila a 200mila euro per i collegi sindacali.
Si tratta "di un'accelerazione temporanea che non servirà alle donne, ma al Paese, perché in questo momento non facciamo un piacere alle donne ma all'economia del nostro Paese", ha concluso la deputata Golfo, che domani, a nome della Fondazione Bellisario di cui è a capo, presenterà alla Camera un database di 1.500 curricula eccellenti, "per dimostrare che la svolta è appena iniziata e le donne sono pronte al segnale di partenza''.