Carriere nella UE: aperte le selezioni per gli amministratori comunitari
Inizieranno domani le procedure di selezione per intraprendere la carriera di “amministratore” presso le istituzioni comunitarie. L'iter di quest'anno introduce novità importanti rispetto al passato, prima tra tutte la possibilità di candidarsi per gli studenti universitari iscritti all'ultimo anno.L’Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO) ha distinto due livelli di candidatura:
- AD 5: rivolto ai neolaureati e agli studenti universitari iscritti all'ultimo anno,
- AD 7: rivolto ai laureati con almeno sei anni di esperienza lavorativa.
I candidati dovranno possedere conoscenze nei seguenti campi:
- amministrazione pubblica europea,
- legge,
- economia,
- audit,
- finanza,
- statistica.
La nuova procedura di selezione prevede due fasi:
- una prova di ammissione mediante test al computer che si svolgerà negli Stati membri,
- una valutazione mediante prove pratiche che avrà luogo a Bruxelles.
Per la prima volta i test di ragionamento verbale, numerico e astratto (CBT) previsti dalla prima fase saranno disponibili nelle 23 lingue ufficiali dell’UE.
I candidati che avranno superato le prove di valutazione saranno iscritti in un "elenco di riserva", dal quale le istituzioni dell'UE individueranno i nuovi 300 amministratori.
“È un bene per tutte le istituzioni europee che le procedure di selezione per i funzionari dell’UE vengano migliorate e sviluppate costantemente, ha affermato il presidente del consiglio di amministrazione di EPSO e direttore generale del personale al Parlamento europeo, Yves Quitin, "affinché il nostro personale rappresenti tutte le sfaccettature della popolazione europea".
Il nuovo sistema di selezione intende valutare le competenze piuttosto che le conoscenze e velocizzare le procedure di selezione, che da due anni sono state già portate a 10 mesi.
Con le modifiche introdotte, ha concluso il vicepresidente della Commissione, Maroš Šefčovič, potremo davvero puntare agli studenti migliori del continente, promuovendo al contempo il multilinguismo all'interno dell'UE.