UE: facilitare gli investimenti e il commercio estero
La Commissione europea fa il punto sull'accessibilità dei mercati e sui principali ostacoli agli investimenti e alle relazioni commerciali tra l'Europa e i suoi partner economici strategici: Cina, India, Russia, Giappone, Mercosur (il mercato comune dell'America meridionale) e Stati Uniti. L'obiettivo, nelle parole del commissario Ue al commercio Karel De Gucht, è "portare lo smantellamento delle barriere commerciali in cima alla nostra agenda politica".
La relazione era prevista dalla strategia Europa 2020 e dalla comunicazione sulla politica commerciale "Trade, Growth and World Affairs".
In particolare, il Trade and Investment Barriers Report individua 21 ostacoli che limitano gli scambi con i sei partner di punta dell'Unione, che coprono da soli il 45% del commercio di beni e servizi e il 41% degli investimenti diretti esteri dell'UE, e una serie di azioni concrete per rimuoverli e aprire nuove opportunità di esportazione e investimento per le imprese europee.
Soprattutto, come evidenziato dal commissario De Gucht si tratta di "fare in modo che le offerte commerciali e le regole che abbiamo già negoziato con i nostri partner siano effettivamente realizzate sul campo" e quindi di ottenere l'effettiva applicazione degli impegni presi.
Tra i principali ostacoli rispetto ai quali occorre intervenire le politiche volte a proteggere e favorire le produzioni nazionali dalla concorrenza estera, ad esempio le policies "Buy American" degli Stati Uniti, le regole che disciplinano gli investimenti e la penetrazione nelle economie estere, le restrizioni alle esportazioni di materie prime e il funzionamento dei mercati degli appalti pubblici.
Il report approderà al Consiglio europeo il 24 e il 25 marzo.
Trade and Investment Barriers Report 2011