eGovernment: cresce la diffusione dei servizi pubblici on-line nella UE
Pubblicata la nona relazione di valutazione comparativa sull'eGovernment, che analizza la disponibilità dei servizi pubblici on-line nei vari Stati membri. Dalla relazione è emerso un aumento del 13% dal 2009 al 2010 dei servizi di eGovernment rivolti ai cittadini e alle imprese.La valutazione comparativa sull'eGovernment, effettuata ogni anno sin dal 2001, prende in analisi oltre 10.000 siti web dei seguenti Paesi:
- 27 Stati membri dell’UE,
- Croazia,
- Islanda,
- Norvegia,
- Svizzera,
- Turchia,
valutando la disponibilità on-line di due categorie di servizi:
- 12 servizi per i cittadini (dichiarazione dei redditi, ricerca di lavoro, documenti personali, ecc.),
- 8 servizi per le imprese (contributi sociali per i lavoratori dipendenti, tassa sulle imprese, IVA, ecc.).
In merito alla prima categoria i migliori risultati sono stati perseguiti in Austria, Irlanda, Italia, Malta, Portogallo e Svezia. Gli imprenditori di Austria, Danimarca, Estonia, Irlanda, Svezia e Regno Unito, invece, sono più avvantaggiati nelle procedure per l'avvio di un'attivà, poiché possono trovare on-line il 55% dei servizi necessari per lo start-up imprenditoriale.
Sebbene gli appalti elettronici siano sempre più diffusi, ancora oggi solo il 5% di essi viene sfruttato dalle autorità pubbliche. Grandi differenze sono state registrate inoltre nei piccoli centri, dove è disponibile la metà dei servizi on-line offerti nei centri più grandi.
"Gli Stati membri che rendono integralmente disponibili in linea i servizi pubblici fondamentali", ha affermato la vicepresidente Neelie Kroes, "non soltanto semplificano l’esistenza dei cittadini e delle imprese ma riducono anche i propri costi”.