Puglia: più vicino lo sblocco dei fondi Fas
L'imperativo è evitare il rischio del disimpegno delle risorse e rassicurare l'Europa sulla capacità di spesa delle regioni italiane. Con queste premesse il Ministro per gli affari regionali Raffaele Fitto e il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola si sono confrontati su ricognizione e impiego dei fondi comunitari e nazionali e sugli interventi da realizzare nel contesto del Piano per il Sud.
L'incontro ha avuto lo scopo di effettuare una ricognizione di tutti i portafogli fondamentali e in particolare di verificare lo stato della precedente programmazione Fas (2000-2006), da cui risulta per la Puglia un disimpegno di 151 milioni di euro. Su questo punto le due parti hanno manifestato convergenza rispetto alla necessità di recuperare queste risorse "senza chiudere i cantieri aperti ed evitando di togliere soldi ai Comuni".
Per quanto riguarda invece i fondi comunitari inerenti alla programmazione 2007-2013, risultano da rendicontare oltre 1,2 miliardi di euro, risorse che nell'immediato dovranno essere riprogrammate per raggiungere gli obiettivi di spesa entro la fine dell'anno in corso, ma che in generale, come spiegato dal Ministro Fitto, riflettono un problema più ampio di gestione delle risorse pubbliche che riguarda l'intero Meridione.
L'obiettivo condiviso è allora quello di evitare la dispersione dei fondi, concentrandoli su un numero limitato di grandi progetti che rappresentino delle priorità strategiche per lo sviluppo del Paese, in linea con quanto ripetutamente affermato dalla Commissione europea in vista del prossimo periodo di programmazione dei Fondi strutturali.
A questo proposito Vendola ha infatti dichiarato: "Sul nuovo Fas e il nuovo Por abbiamo il dovere di confrontarci e concentrarci sulle grandi opere che consentono di spendere, di rendicontare e di dare sollievo, per quanto riguarda le infrastrutture, alla Puglia" e ha aggiunto "Tra le priorità dei grandi progetti strategici c'è sicuramente il treno ad alta capacità che parte dall'estremo Salento e arriva a Napoli. E' un’infrastruttura che può cambiare la storia economica ed ambientale di tutta Italia".