Agenda Digitale, ritardi nella diffusione dei servizi mobili via satellite in Europa
Occorre adottare al più presto tutte le misure necessarie relative ai servizi mobili via satellite (MSS), ha affermato la Vicepresidente della Commissione europea e Commissario per l'agenda digitale Neelie Kroes. Attualmente, infatti, solo sei Stati membri hanno implementato a livello nazionale la legislazione comunitaria sui servizi mobili via satellite.La creazione di un sistema di comunicazione mobile via satellite rientra negli obiettivi fissati dall'Agenda Digitale europea, che promuove l'affermazione di un mercato digitale unico basato su "internet veloce e superveloce e su applicazioni interoperabili".
A tal fine la Commissione, sin dal 2008, ha promosso la diffusione della banda larga senza fili (terrestre o via satellite) anche nelle regioni rurali.
Nel maggio del 2009, a seguito di una procedura di selezione, sono stati individuati due operatori per garantire la copertura della banda larga in tutta l'UE, Inmarsat Ventures Limited e Solaris Mobile Limited.
Dopo un anno e mezzo 21 Stati membri non si sono ancora attivati affinché i due gestori possano offrire i loro servizi satellitari a livello paneuropeo.
I Paesi in questione sono: Belgio, Bulgaria, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria.
"È opportuno che gli Stati membri adottino urgentemente tutte le misure necessarie per garantire l'introduzione in tutta l'UE dei servizi mobili via satellite", ha ribadito la vicepresidente, poiché hanno un ruolo cruciale nella fornitura di servizi innovativi alle imprese, ai cittadini europei e nel conseguimento degli obiettivi dell'Agenda Digitale.
Quest'ultima rappresenta una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020, che, focalizzandosi sul ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) intende accelerare la ripresa economica dell'Europa, ponendo contemporaneamente le basi per un futuro digitale sostenibile.