Commissione europea: adottate nuove azioni per un mercato integrato dei servizi
Il comparto dei servizi corrisponde ai due terzi del PIL dell'UE, ma rappresenta ancora solo un quinto degli scambi intra-comunitari. La Commissione europea pertanto ha approvato una serie di misure dirette a potenziare il mercato unico in questo settore di estrema rilevanza per tutti gli Stati membri.
Secondo la comunicazione dell'ottobre 2010 "Verso un atto per il mercato unico. Per un'economia sociale di mercato altamente competitiva", un mercato integrato dei servizi potrebbe produrre utili compresi tra 60 e 140 miliardi di euro annui, con vantaggi immediati per la competitività delle imprese e per la varietà di scelta dei consumatori.
Favorire la realizzazione di interventi nazionali per agevolare le imprese che intendono operare nel mercato unico era infatti l'obiettivo della Direttiva servizi; tuttavia, ad un anno dalla scadenza del termine per l'attuazione, una valutazione reciproca condotta dalla Commissione e dagli Stati membri mostra che i progressi compiuti, seppur significativi, sono stati insufficienti.
Per questo la Commissione ha proposto di:
- eseguire, nel 2011 e 2012, un "test di efficienza" del mercato unico dei servizi dal punto di vista dell'utente, con l'obiettivo di individuare le criticità che ne ostacolano il funzionamento;
- intervenire sulle difficoltà relative alla prestazione transfrontaliera di servizi transfrontalieri in assenza di stabilimento permanente;
- assicurare la completa attuazione della Direttiva Servizi.
Come affermato dal Commissario per il Mercato interno e i servizi Michel Barnier "Nell'attuale periodo di crisi dobbiamo liberare l'ulteriore potenziale di crescita esistente in un mercato unico dei servizi integrato, in modo da aiutare le imprese a crescere, ad innovare e a creare più posti di lavoro e al fine di offrire servizi migliori e più competitivi sia ai consumatori che alle imprese dell'UE".