Ddl Gelmini: ok definitivo al Senato
Sedute sospese, contraddizioni interne al testo, votazioni annullate, manifestazioni di piazza, tensioni tra i senatori nel corso delle dichiarazioni di voto. Così dopo un lungo percorso ad ostacoli la riforma dell'istruzione Gelmini ha incassato oggi l'approvazione del Senato con 161 voti favorevoli, 98 contrari e 6 astenuti.
Martedì la vicepresidente di turno Rosy Mauro aveva proclamato l'approvazione di quattro emendamenti delle opposizioni provocando l'annullamento delle votazioni.
Ieri i gruppi di opposizione hanno contestato la decisione della conferenza dei capigruppo di concedere soltanto un minuto ad ogni gruppo parlamentare, anziché ad ogni singolo parlamentare, per intervenire su ogni emendamento, fino a determinare lo scioglimento della seduta.
Ma il principale ostacolo al voto dei senatori è nato da un'anomalia presente nel testo e dalla richiesta delle opposizioni di modificare gli articoli in conflitto tra loro per evitare la promulgazione di un provvedimento segnato da un vizio di forma.
Una modifica che, se affidata ad un emendamento al ddl, avrebbe richiesto un nuovo passaggio alla Camera, proprio l'eventualità che il governo intendeva evitare, mentre il ministro Maria Stella Gelmini ha proposto di affidare le correzioni al decreto "Milleproroghe".
Nella stessa giornata di oggi il Senato ha approvato anche un provvedimento bipartisan per favorire il rientro dei lavoratori qualificati espatriati all'estero, attraverso la concessione di un credito di imposta fino a 25 mila euro l'anno per un massimo di tre anni.