UE: più risparmio energetico con i biocarburanti
Pubblicato un rapporto che analizza l'impatto del cambio d'uso dei terreni per la produzione di biocarburanti. Nel documento la Commissione riconosce l'importanza del cambio d'uso dei suoli per la riduzione dei gas inquinanti, ma anche la necessità di migliorare gli approcci strategici utilizzati sinora.
Il rapporto sintetizza circa due anni di lavoro svolti dalla Commissione, attraverso studi e consultazioni pubbliche, in merito ai vantaggi derivanti dal cambio d'uso dei suoli destinati alle colture alimentari.
In linea con la strategia energetica dell'UE, entro il 2020 almeno il 10% di energia rinnovabile dovrà essere utilizzata nel settore dei trasporti, proveniente:
- per il 6,6% da biocarburanti (il 5,6% del quali prodotti mediante il cambio d'uso dei terreni),
- per la quota restante da trasporti elettrici.
Tali obiettivi, ha sottolineato la Commissione, potranno essere perseguiti delineando un modello con requisiti tecnici comuni, che dovranno essere adottati da tutti gli Stati membri. Il prossimo luglio infatti la Commissione presenterà un nuovo documento contenente le possibili strategie:
- monitoraggio continuo,
- innalzamento delle quote energetiche ricavabili dai biocarburanti,
- introduzione di requisiti sostenibili aggiuntivi sui biocarburanti,
- attribuzione di una certa quantità di emissioni inquinanti ai biocarburanti affinché riflettano
- l'impatto derivante dal cambio d'uso dei terreni.
Dobbiamo svolgere indagini accurate sugli effetti prodotti dall'uso dei biocarburanti, hanno affermato il Commissario per l'energia, Günther Oettinger, e il Commissario per l'Azione sul clima, Connie Hedegaard, al fine di definire una politica energetica chiara e sicura, evitando impatti negativi.