UE: la strategia energetica 2020
Sarà presentata domani la strategia energetica dell'UE, che riassume gli obiettivi dell'Europa 2020 presentati lo scorso marzo. La Commissione europea investirà nei prossimi dieci anni circa 1.000 miliardi di euro per migliorare l'efficienza energetica dell'Europa, puntando sulle risorse rinnovabili e sulla creazione di un mercato energetico comune competitivo a livello mondiale.
Sebbene l'UE abbia fissato per il 2020 la riduzione delle emissioni inquinanti del 20%, finora a livello nazionale non sono stati registrati grandi miglioramenti. La Commissione ha quindi proposto l'introduzione negli Stati membri di incentivi finanziari per accelerare l'adozione di misure volte a favorire il risparmio energetico. Tali misure risultano essere cruciali soprattutto nei seguenti settori:
- nel settore pubblico,
- nel settore dei trasporti,
- nel settore industriale.
La creazione di un mercato integrato pan-europeo, che includa la rete elettrica e del gas, rappresenta un'altra priorità fondamentale all'interno della strategia. Un mercato energetico comunitario, ha affermato Susanne Nies, dirigente dell'Ifri (Institut français des relations internationales), permetterebbe alla Commissione di condannare definitivamente l'adozione da parte degli Stati membri delle tasse energetiche nazionali.
E' necessario sviluppare reti energetiche comunitarie che sfruttino risorse rinnovabili, ha proseguito la Nies, affinché l'UE posso liberarsi dall'importazione di carburanti fossili dall'estero. Tale obiettivo richiede la mobilitazione di risorse aggiuntive da investire nello sviluppo di nuove tecnologie. Il piano strategico per le tecnologie energetiche (SET),infatti, rappresenta la chiave di volta del prossimo piano finanziario che sarà presentato dall'UE in materia di ricerca energetica.
La Commissione proporrà domani anche la creazione di una politica energetica esterna al fine di:
- garantire la cooperazione con Paesi terzi,
- diversificare le risorse energetiche,
- evitare crisi energetiche.
La nuova strategia, hanno sottolineato i rappresentanti del settore produttivo, oltre alle misure per la riduzione delle emissioni e per la decarbonizzazione del mercato energetico, dovrà tener conto del ruolo competitivo dell'industria europea a livello internazionale. Infatti in Europa l'energia elettrica è più costosa rispetto agli USA (21%) e alla Cina (197%).
(Fonte: EurActiv)