Adottato il Programma di lavoro per il 2011 della Commissione europea
Portare l'Europa fuori dalla crisi e creare le condizioni per una crescita sostenibile e una maggiore occupazione, accrescendo il ruolo dell'Unione europea nel contesto mondiale e rendendo massimamente efficaci le politiche e le normative comunitarie. Sono queste le priorità del Programma di lavoro per il 2011 adottato oggi dalla Commissione europea.
Il Programma della Commissione è articolato attorno a quattro linee di intervento, che ricalcano i quattro obiettivi già posti in quello per il 2010, adottato nel marzo scorso.
Nello specifico le priorità del programma sono
- ripristinare la crescita e l'occupazione: accelerare verso gli obiettivi del 2020;
- perseguire l'agenda politica dei cittadini: libertà, sicurezza e giustizia;
- l'Europa nel mondo: ottenere rilevanza sulla scena globale;
- passare dall'input all'impatto: ottenere il meglio dalle politiche comunitarie.
Per quanto riguarda gli obiettivi di crescita, un primo aspetto dell'azione dell'UE consisterà nel rafforzare la governance economica e a questo proposito la Commissione ha recentemente presentato un sostanzioso pacchetto di proposte per ampliare gli strumenti di governance esistenti con il coordinamento delle politiche economiche e fiscali.
Un altro aspetto fondamentale riguarda la riforma del sistema finanziario, che si intende approvare entro la fine del prossimo anno e che dovrebbe comprendere, tra le altre proposte, un quadro legislativo per la gestione delle crisi bancarie, misure a tutela dei consumatori di servizi finanziari e un regolamento sulle agenzie di rating.
Inoltre nella prima metà del 2011 avrà corso il primo Semestre europeo, che si appresta a diventare il principale strumento per assicurare la crescita negli Stati membri.
Il modello di crescita che si vuole perseguire è naturalmente quello già declinato nella strategia Europa 2020, quindi una crescita sostenibile, intelligente ed inclusiva.
Questo obiettivo passa anche per lo sviluppo del mercato unico europeo, il cui potenziale è in grado di distogliere i singoli Stati dalle tentazioni del pensiero a breve termine e dell'isolamento economico e che dovrà però essere migliorato fornendo alle piccole e medie imprese gli strumenti per accedervi in maniera competitiva.
Altre proposte sul versante della crescita e della stabilità economica comprendono nuovi meccanismi di controllo fiscale, un piano europeo per l'efficienza energetica, un'iniziativa di Social Business, il miglioramento delle strutture per la tassazione delle società e l'IVA.
Il secondo perno dell'azione della Commissione riguarda il piano dei diritti, secondo le linee già tracciate dal "Citizenship Report" appena adottato dalla Commissione, che mette in evidenza una serie di questioni rispetto alle quali occorre intervenire per dare significato concreto ai diritti individuali concessi a livello comunitario.
Tra questi la garanzia di protezione e assistenza legale per i cittadini in Stati membri diversi da quelli di appartenenza, i diritti dei consumatori, un quadro di riferimento comune per il diritto contrattuale.
Per quanto riguarda il ruolo dell'Europa nello scenario globale, i pilastri dell'azione della Commissione sono il sostegno al nuovo European External Action Service e una forte politica commerciale. Rispetto a quest'ultimo punto la Commissione presenterà nel 2011 una proposta legislativa per migliorare l'accesso ai mercati degli appalti pubblici nelle grandi economie emergenti e sviluppate e misure volte a sostenere le attività delle PMI europee al di fuori dell'UE.
Infine l'obiettivo di massimizzare l'impatto delle politiche comunitarie: secondo la Commissione il bilancio dell'UE deve concentrarsi su politiche e settori in cui può veramente fare la differenza.
Nel giugno 2011 la Commissione presenterà le sue proposte formali per il prossimo Quadro finanziario pluriennale, frutto di un'analisi dettagliata delle modalità di finanziamento del bilancio e di una visione complessiva su come la spesa comunitaria possa fornire il massimo valore aggiunto e operare per la realizzazione degli obiettivi comuni dell'UE.