L’alleanza tra Marcegaglia e Passera frutta 10 miliardi alle Pmi
"Soldi veri": così li definisce Emma Marcegaglia. In attesa dell’auspicato piano di riforme per la competitività che il governo si appresta a varare, è stato rinnovato di un anno l’accordo tra viale dell’Astronomia e Banca Intesa Sanpaolo per il sostegno dello sviluppo delle Pmi. Un pacchetto comprensivo di dieci miliardi di euro a disposizione del mondo imprenditoriale, che prevede l’impiego di strumenti già sperimentati nella gestione dell’emergenza-crisi (dalla linea di credito aggiuntiva ai programmi di ricapitalizzazione fino al rinvio rate su mutui e leasing).
Tra le altre cose, l’intervento si concentrerà sui processi di internazionalizzazione (4 miliardi, soprattutto attraverso la banca dei Territori) e su ricerca e innovazione (1 miliardo).
A firmare il rinnovo del patto, lo scorso 23 settembre, oltre a Marcegaglia, il numero uno di Confindustria, Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria Piccola Industria, Corrado Passera, Ceo di Intesa Sanpaolo e Marco Morelli, responsabile della Banca dei Territori del gruppo bancario. L’accordo prenderà forma attraverso specifiche convenzioni con le associazioni di Confindustria e con i Confidi.
Ecco nel dettaglio quanto prevede l'accordo. Nuovo semaforo verde alla linea di credito aggiuntiva per la gestione degli insoluti, ai programmi di ricapitalizzazione per il rafforzamento patrimoniale, all'allungamento fino a 270 giorni dalla scadenza delle anticipazioni sui crediti a breve termine per sostenere le esigenze di cassa delle imprese, al rinvio rate su mutui e leasing, diventate poi oggetto dell'avviso comune ABI del 3 agosto 2009.
In 12 mesi Banca Intesa ricorda di aver dato un riscontro positivo al 95% delle oltre 52.714 richieste pervenute.
L'accordo permetterà inoltre di valorizzare nuovi strumenti di valutazione diagnostica e di simulazione studiati per agevolare il dialogo tra clienti e banca e per facilitare la bancabilità di aziende e progetti anche in base ai nuovi requisiti di Basilea.