La BEI aumenta i finanziamenti per l’energia pulita: focus su green tech e materie prime critiche
Passa da 30 a 45 miliardi di euro il sostegno che la Banca europea per gli investimenti riserva all’energia pulita. I fondi saranno destinati a progetti in linea col piano REPowerEU con un’attenzione particolare alle tecnologie a zero emissioni nette e alle materie prime considerate essenziali, in linea con il Green Deal Industrial Plan.
Materie prime criche: le opportunità offerte dai fondi europei
Il pacchetto di finanziamenti aggiuntivi all’energia pulita, approvato dalla BEI nella riunione del 12 luglio a Lussemburgo, si allinea allo spirito del gruppo, primo tra le banche multilaterali di sviluppo ad aver abolito il sostegno ai combustibili fossili e impegnato a sostenere con 1.000 miliardi gli investimenti per il clima.
La decisione di aumentare i volumi di finanziamento destinati all'energia pulita segna un nuovo record amplia il sostegno mirato e straordinario all’accrescimento della capacità di produzione di tecnologie e prodotti strategici di punta a zero emissioni nette, in linea con gli obiettivi delineati nel Green Deal Industrial Plan.
Salgono così da 30 a 45 miliardi i fondi aggiuntivi destinati a progetti conformi al piano REPowerEU, volto a porre fine alla dipendenza dell'Europa dalle importazioni di combustibili fossili. I nuovi finanziamenti si aggiungono al già incisivo sostegno della BEI agli investimenti “puliti”, e rappresentano un aumento del 50% rispetto al pacchetto originario di 30 miliardi di euro annunciato nell'ottobre 2022.
Il CdA della BEI ha anche deciso di ampliare il perimetro dei settori ammissibili per incentivare i finanziamenti alla produzione dell'UE di green tech e critical raw materials. Più nel dettaglio, i finanziamenti BEI saranno rivolti a:
- le tecnologie solari fotovoltaiche e solari termiche,
- l'eolico onshore e offshore, le batterie e lo stoccaggio,
- le pompe di calore e le tecnologie geotermiche,
- gli elettrolizzatori e le celle a combustibile,
- il biogas sostenibile,
- la cattura e lo stoccaggio del carbonio,
- le tecnologie della rete,
- l'estrazione, la trasformazione e il riciclo delle materie prime critiche.
Le risorse supplementari, che saranno stanziate entro il 2027, dovrebbero attivare nell’insieme oltre 150 miliardi di euro di investimenti nei settori interessati.
"Stiamo implementando l'intera gamma di prodotti finanziari a nostra disposizione per sostenere la competitività industriale dell'Europa, la produzione e l'introduzione di tecnologie d’importanza critica che ci porteranno a una transizione rapida e giusta verso le zero emissioni nette", ha dichiarato il Presidente della BEI Werner Hoyer.