UE: Risoluzione per la crescita del settore dell'acquacoltura
Secondo una risoluzione presentata da Guido Milana (S&D, IT) e approvata ieri dal Parlamento Europeo con 420 voti favorevoli, 15 contrari e 7 astensioni, misure di tutela e salvaguardia dell'acquacoltura europea sono essenziali per evitare rischi sia per l'ambiente che per la salute pubblica, oltre a contribuire a soddisfare la crescente domanda da parte dei consumatori e ad offrire un'alternativa alla pesca marittima.
La relazione in esame rappresenta una risposta a una comunicazione della Commissione in materia di acquacoltura e s'inserisce in un più ampio dibattito che è in atto sul futuro della politica europea della pesca.
In particolare i deputati ritengono che il settore dell'acquacoltura abbia bisogno di maggiori investimenti, di una pianificazione a lungo termine e di regole più chiare e, a tal fine, esortano la Commissione europea a presentare in tempi brevi una proposta di regolamento che consolidi in un testo unico tutta la normativa comunitaria che riguarda il settore.
Si dovrebbero assicurare criteri comuni di certificazione dei prodotti e fissare dei parametri di base d'impatto ambientale, di utilizzo delle risorse idriche, di alimentazione dei pesci, molluschi e crostacei, di rintracciabilità ed etichettatura del prodotto, nonché di norme in materia di salute dei pesci, lasciando che l'applicazione delle nuove regole sia affidato agli Stati membri per assicurare il rispetto delle specificità delle diverse aree geografiche e metodi di allevamento.
Inoltre sottolineano, da un lato, la necessità di introdurre parametri rigorosi sulla qualità e la tracciabilità, anche rafforzando i criteri di etichettatura per i prodotti d'acquacoltura di qualità e d'acquacoltura biologica, dall'altro, la creazione a livello nazionale e locale di un ambiente più favorevole alle imprese, invitando i governi nazionali a ridurre gli ostacoli burocratici esistenti per ottenere le licenze e concessioni necessarie ad avviare un'attività.
Sono ritenuti necessari anche ulteriori finanziamenti, con una linea di bilancio esclusivamente destinata al futuro Fondo Comunitario per la Pesca, con particolare attenzione alle aziende innovative con minor impatto ambientale, solo per il sostegno dei sistemi di acquacoltura eco-sostenibili, che non causano l'impoverimento delle riserve ittiche naturali o l'inquinamento delle acque costiere.
I deputati rilevano infine l'importanza degli aiuti finanziari destinati a indennizzare i danni causati da animali giuridicamente protetti, ritenendoli un elemento indispensabile per lo sviluppo di un'acquacoltura sostenibile, moderna e produttiva.