Assemblea di Confindustria: bene la manovra, ma ora servono riforme
"Risanare i conti pubblici non basta", così ha dichiarato Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria, discutendo la manovra correttiva, durante l'assemblea svoltasi all'Auditorium Parco della Musica per celebrare i 100 anni della Confederazione. La Presidente ha espresso condivisione nei confronti delle scelte del Governo per stabilizzare il bilancio pubblico, ma ha chiesto riforme e interventi strutturali perché la vera emergenza per le imprese è "la lenta crescita".
Dopo aver tracciato il quadro delle conseguenze della crisi, un bilancio che vede la perdita di 700 mila posti di lavoro dal primo trimestre del 2008 e di quasi sette punti di PIL, la Marcegaglia ha ribadito la necessità di procedere a tagli della spesa pubblica, all'adeguamento della dinamica degli stipendi pubblici, da riagganciare a criteri di efficienza, e all'innalzamento dell'età pensionabile, grazie ad un impegno congiunto di maggioranza e opposizione per "rilanciare lo sviluppo" del Paese.
Inoltre è stata sottolineata la necessità di tagliare i costi della politica, "l'unico settore che non conosce né crisi, né cassa integrazione", su cui la manovra interverrebbe troppo timidamente, e di operare per un maggiore contrasto all'evasione fiscale.
Auspicata un'intesa con le organizzazioni sindacali per un piano che unisca "una maggiore produttività ad un aumento di salario e di occupazione per i lavoratori con nuovi ammortizzatori sociali per dare più flessibilità all'impresa e tutelare i lavoratori".
Declinato l'invito del Presidente del Consiglio Berlusconi, che ha offerto pubblicamente alla Marcegaglia la guida del Ministero dello Sviluppo economico.