Eureka! Venture SGR e A11 Venture investono sulla diagnostica di precisione di INTA Systems
Con il closing di INTA Systems - spin-off del Laboratorio NEST della Scuola Normale Superiore di Pisa e CNR-NANO - prosegue in Italia l’azione del venture capital per il finanziamento dei progetti di università e centri di ricerca, anche nel settore life sciences.
Venture capital: partono i primi investimenti di EUREKA! Venture SGR
Nuovo intervento di “Eureka! Fund I – Technology Transfer”, fondo gestito dalla società di venture capital EUREKA! Venture SGR, guidata dall’Amministratore Delegato Stefano Peroncini, e A11 Venture Srl che investe che investe nei progetti che nascono nel mondo della ricerca italiana.
Ieri infatti, a meno di un anno dalla sua costituzione, INTA Systems (il primo spin-off del Laboratorio NEST della Scuola Normale Superiore di Pisa e Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR-NANO) ha chiuso il suo primo round di investimento seed da 350 mila euro proprio con Eureka!.
Soddisfazione è stata espressa da tutti i soggetti coinvolti nell'operazione, a cominciare dal team di ricercatori. “L’ingresso di Eureka! e di A11 ci permetterà di velocizzare il percorso di crescita di INTA, per arrivare rapidamente allo sviluppo ed alla commercializzazione della nostra tecnologia”, ha infatti affermato Matteo Agostini, co-fondatore e Amministratore Delegato di INTA. “Il contributo dei fondi di investimento sarà fondamentale per intraprendere al meglio il trasferimento tecnologico Università-Industria e creare nuove opportunità di sviluppo professionale e commerciale”, ha quindi aggiunto Agostini, anche a nome degli altri componenti del team (Marco Cecchini e Marco Calderisi).
Che cos’è INTA Systems?
Fondato ad aprile 2020 da un team d’eccellenza, lo spin-off INTA Systems nasce con l’intento di rivoluzionare il mondo della diagnostica portatile di alta precisione. Sfruttando una sinergia unica fra nanotecnologie ed intelligenza artificiale, INTA Systems ha sviluppato un laboratorio on-chip diagnostico chiamato BRAIKER, un dispositivo portatile che verrà applicato per il rilevamento di biomarcatori di traumi cerebrali da analisi del sangue rapide. Ma data l’elevata versatilità di BRAIKER, verranno sviluppate anche altre applicazioni come la rilevazione veloce di virus e batteri on-chip.
Una storia “da manuale”, secondo il Direttore del Laboratorio NEST della SNS, Fabio Beltram, che spiega: “in un progetto di ricerca per la crittografia quantistica finanziato dall’Unione Europea presso il NEST è stata messa a punto una tecnologia innovativa che, in un ambiente veramente multidisciplinare come il nostro, è stata raccolta e rilanciata da brillanti ricercatori della Scuola e del CNR (che al NEST operano gomito a gomito). È stata così messa a punto un’architettura di diagnostica biomedica di assoluta originalità e grande potenziale. Crediamo fortemente che questo sia solo l’inizio di una storia di successo!”
Dello stesso avviso anche Cristina Battaglia responsabile dell'Ufficio valorizzazione della ricerca del CNR che sottolinea l’impegno del Centro “per far sì che le tecnologie nate all’interno dei propri laboratori e dalle collaborazioni con altre importanti istituzioni di ricerca come la Scuola Normale, possano creare valore, sviluppo e occupazione. L’ingresso di EUREKA! Venture e di A11 Venture nello spin off INTA - spiega quindi Battaglia - è un risultato di grande rilevanza che premia l’impegno e la qualità dei team di ricerca coinvolti e che rafforza le prospettive di sviluppo di una tecnologia con straordinarie potenzialità”.
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I commenti di EUREKA! e A11 Venture
L’entusiamo per loperazione traspela anche dalle parole dei portavoce delle due società di venture capital. “Siamo veramente soddisfatti di aver incontrato Matteo ed il team di INTA sul nostro percorso, ha infatti dichiarato Anna Amati, Partner di EUREKA! Venture SGR. “Lavorando con loro in questo periodo, ne abbiamo apprezzato la serietà, la competenza, la passione e la determinazione nel voler portare sul mercato i risultati della loro straordinaria attività di ricerca che ci auguriamo possa creare realmente un forte e positivo impatto su scala mondiale”.
Dello stesso avviso anche Giovanni Polidori del Comitato Investimenti di A11 Venture srl che illustra gli elementi che hanno portato alla chiusura del contratto. ”Chiarezza del need, importanti riscontri rilevati da opinion leader medico-scientifici e dal mercato, potenzialità di ulteriori applicazioni con nuove soluzioni di intelligenza artificiale dedicate, coerenti con le nuove dinamiche dei sistemi sanitari, determinazione e capacità del team, attenzione ai progetti innovativi generati dal sistema universitario e della ricerca di nostro riferimento” sono stati infatti i fattori vincenti che hanno permesso a questo promettente spin-off della ricerca italiana di chiudere il suo primo round di investimenti.
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