Dl Cura Italia: autori, chiarimenti Mibact su come fare domanda alla SIAE

Dl Cura Italia: decreto attuativo Mibact per lavoratori di cultura e spettacoloUna nota esplicativa, pubblicata sul sito del Mibact, chiarisce le modalità di presentazione delle domande per il sostegno agli autori. C'è tempo fino al 3 luglio per fare domande alla SIAE.

> Le misure per cultura e spettacolo nel decreto Cura Italia

Il chiarimento del Mibact si riferisce al provvedimento per il supporto di autori, artisti interpreti ed esecutori, e dei lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d'autore, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 3 giugno 2020.

Questa norma, a sua volta, si inserisce nell'ambito delle misure previste dal dl Cura Italia per sostenere i settori della cultura e spettacolo.

Fondi per la riproduzione privata

Nel dettaglio il decreto stabilisce i criteri operativi per distribuire il budget a supporto di tre classi di beneficiari: autori; artisti interpreti ed esecutori; lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d'autore.

La quota per la riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi, pari a oltre 13,5 milioni euro, è così ripartita:

  • il 50%, ossia 6,7 milioni, è destinato agli autori;
  • il 45%, pari a 6 milioni, per gli artisti interpreti ed esecutori;
  • il 5%, pari a euro 676mila euro, è rivolto ai lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d'autore in base ad un contratto di mandato con rappresentanza con gli organismi di gestione collettiva.

Chi può fare domanda alla SIAE: Autori

Il beneficio è riconosciuto a soggetti maggiorenni, residenti in Italia e percettori di reddito soggetto a tassazione in Italia in possesso dei seguenti requisiti, riferiti all'anno 2018:

  • reddito complessivo lordo non superiore a 20mila euro
  • reddito autorale per almeno il 20% del reddito complessivo e comunque non inferiore a mille euro.

Ai beneficiari è riconosciuto un contributo di entità pari al 50% del reddito autorale maturato nel 2018, per un importo massimo di 3mila euro.

La nota esplicativa del Mibact spiega che gli autori che abbiano conferito mandato ad un organismo di gestione collettiva devono indicare nella domanda per l'ammissione al beneficio unicamente l'organismo che li rappresenta. Quest'ultimo potrà verificare la sussistenza dei requisiti per i propri associati/mandanti che abbiano fatto richiesta.

D'altra parte, gli autori che intermediano il proprio repertorio in autonomia devono invece indicare di avere percepito nel 2018 un reddito per diritti di autore pari almeno al 20% del reddito complessivo e comunque non inferiore a mille euro.

Il Mibact precisa infine che gli autori possono essere rappresentati unicamente da un organismo di gestione collettiva dei diritti e non anche da un'entità di gestione indipendente

Artisti

Il contributo è riconosciuto a soggetti maggiorenni, residenti in Italia e percettori di reddito soggetto a tassazione in Italia in possesso dei seguenti requisiti:

  • reddito complessivo lordo nell'anno 2018 non superiore a 20mila euro;
  • quota minima fatturata per cassa di 100 euro nell'anno 2018, ovvero
  • in alternativa al requisito precedente, nel caso di artisti rappresentati da organismi di gestione collettiva abilitati, aver preso parte, quali interpreti primari o comprimari, ad almeno 5 fonogrammi o 5 puntate di serie televisive o 2 opere cinematografiche negli anni 2018 e 2019. 

Ai beneficiari è corrisposto un contributo di entità fissa e uguale per ciascun appartenente alla categoria, calcolato dividendo la somma complessiva pari a 6 milioni di euro per il numero totale delle richieste ammesse al beneficio.

Mandatari

I beneficiari del bonus sono i lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d'autore in base ad un contratto di mandato con rappresentanza con gli organismi di gestione collettiva, di nazionalità italiana e residenti in Italia, per i quali il contratto abbia data antecedente alla data di entrata in vigore del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, e sia regolarmente in corso alla data del decreto attuativo.

Il contributo riconosciuto ha entità fissa e uguale per ciascun appartenente alla categoria, calcolato dividendo la somma complessiva pari a 676mila euro per il numero totale delle richieste ammesse al beneficio.

In aggiunta ai requisiti specifici per le tre categorie di soggetti beneficiari, è richiesta per tutti i soggetti interessati l'assenza di condanne definitive intervenute nei 2 anni precedenti la richiesta, di decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, di sentenza di applicazione della pena su richiesta per reati gravi in danno dello Stato che incidono sulla moralità professionale o per uno dei reati di cui agli articoli 171 e seguenti della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive modificazioni, e comunque per un delitto consistente nella violazione delle norme di protezione del diritto d'autore o dei diritti connessi.

Tutti i richiedenti devono presentare la propria domanda per accedere al contributo alla Società italiana autori e editori (Siae) entro il 3 luglio 2020

> Consulta il decreto del 30 aprile 2020, GURI n. 140 del 3 giugno 2020