Aree di crisi industriale: risorse per nuovi Accordi di Programma
In Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero dello Sviluppo economico che assegna 60 milioni di euro del Fondo Crescita Sostenibile al finanziamento di interventi di riconversione e riqualificazione produttiva in aree interessate da crisi industriali.
> Legge 181-89 – agevolazioni per aree di crisi industriale non complessa
60 milioni di euro delle risorse del Fondo Crescita Sostenibile per il finanziamento di interventi di riconversione e riqualificazione produttiva di aree interessate da situazioni di crisi industriali di cui alla legge n. 181 del 1989. E' quanto stabilito con decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 1° febbraio 2018, pubblicato in questi giorni in Gazzetta ufficiale.
Nuovi fondi per le aree di crisi complessa
Il decreto MISE stanzia nuove risorse alla luce dell'esaurimento dei fondi di cui al decreto del 31 gennaio 2017 - 20 milioni a valere sul Fondo Crescita Sostenibile, 70 milioni di euro a valere sul Fondo unico legge n. 181/1989 e 45 milioni di euro a valere sul PON Imprese e Competitività - e dei 12 milioni di euro sempre a valere sul Fondo Crescita Sostenibile, di cui al decreto del 7 giugno 2017, utilizzati per gli interventi nelle aree di crisi complessa di Piombino, Rieti, Livorno, Val Vibrata-Valle del Tronto-Piceno, Trieste, Campochiaro-Bojano-Venafro, Taranto e Gela.
I 60 milioni di euro sono destinati, in via programmatica, all'applicazione del regime di aiuto di cui alla legge 181-1989 per gli Accordi di programma relativi ai progetti di riconversione e riqualificazione industriale in via di definizione nelle aree di crisi complessa di Frosinone, Savona e Terni-Narni.
> Aree crisi - 100 milioni per accordi riconversione Savona e Terni-Narni
Le agevolazioni saranno concesse, attraverso appositi bandi, nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato.
Saranno finanziabili programmi di investimento produttivo, per la tutela ambientale, il turismo e in misura ridotta, progetti di innovazione organizzativa, proposti da imprese costituite in società di capitali, comprese le società cooperative e le società consortili, e di importo pari ad almeno 1,5 milioni di euro.