UE: adottati i modelli per la redazione dei piani nazionali di sostegno alle energie rinnovabili

Energia eolica presso Osiglia, Liguria, foto di Davide PapaliniL'Europa torna ad occuparsi di energie rinnovabili. Lo stretto collegamento tra lo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili ed il miglioramento dell’efficienza energetica è al centro delle priorità comunitarie insieme alla commercializzazione delle tecnologie decentrate. Pubblicato oggi il Template For National Renewable Energy Action Plans (NREAPs).
Le possibilità di sviluppare le energie alternative variano a seconda dello Stato membro. In particolare, la direttiva della Commissione europea 2009/28/CE:
  • stabilisce un quadro comune per la promozione dell'energia da fonti rinnovabili, fissando obiettivi nazionali obbligatori per la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e per la quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti;
  • fissa le norme relative ai trasferimenti statistici tra gli Stati membri, ai progetti comuni tra gli Stati membri e con i paesi terzi, alle garanzie di origine, alle procedure amministrative, all'informazione e alla formazione nonché all'accesso alla rete elettrica per l'energia da fonti rinnovabili;
  • ordina i criteri di sostenibilità per i biocarburanti e i bioliquidi.

Le misure vanno di pari passo al rendimento energetico in edilizia e all’aumento nel ricorso alle rinnovabili per beneficiare dei progressi tecnologici e delle economie di scala. Il punto di partenza per la valutazione dell’incremento nell’uso delle energie pulite è l’anno 2005, il più recente per il quale si dispone di dati affidabili sulle quote nazionali. L’Italia dovrà aumentare la propria produzione di energia da fonti rinnovabili passando dal 5,2% al 17%.

Spetterà così, agli Stati membri migliorare l’efficienza di tutti i settori economici. Al primo posto per consumi e potere di inquinamento si collocano i trasporti, per i quali l’adeguamento risulta tanto più difficile quanto maggiore è la crescita di domanda energetica.
 
Tutti i Paesi europei dovranno conformarsi alla direttiva europea, predisponendo le proprie disposizioni legislative, regolamentari e amministrative. Adottato dalla Commissione il "template" per predisporre i piani di azione nazionali, questi utlimi dovranno essere presentati entro il 30 giugno 2010. Sei mesi prima della scadenza lo Stato pubblicherà un documento previsionale contenente una stima della produzione eccedentaria e della domanda di energia. Saranno possibili proroghe o parziali modifiche degli obiettivi per i Paesi che per difficoltà strutturali interne non riescono ad adeguarsi agli standard comunitari.
 
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