Lombardia: Progetto di legge per rilanciare l'edilizia
E' stato varato il nuovo Progetto di legge per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Lombardia in cui sono stati stimati investimenti tra 5,8 e 6,5 miliardi di euro che verranno effettuati nei prossimi 18 mesi e, per quanto riguarda l'edilizia pubblica residenziale, nei prossimi 24 mesi. Previsto inoltre l'impiego di 30.000 addetti ai lavori e un risparmio energetico del valore di 44 milioni di euro annui.
In particolare, il progetto di legge individua quattro tipi di intervento.
- Recupero e riutilizzo di volumetrie abbandonate o sottoutilizzate (interventi tra 1.624.000 e 1.760.000 metri cubi; investimento tra 487 e 527 milioni di euro);
- Ampliamento fino al 20% del volume complessivo di edifici mono e bifamiliari, ovvero di edifici almeno trifamiliari con volumetria non superiore a 1.000 metri cubi;
- Demolizione e ricostruzione di edifici residenziali e produttivi, con bonus volumetrico sino al 30% del volume preesistente, aumentabile al 35% in presenza di adeguate dotazioni di verde, cioè una dotazione arborea che copra almeno il 25% del lotto;
- Riqualificazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica.
Il progetto di legge permette di lavorare sugli edifici già esistenti, senza l'utilizzo di nuove aree, e tutela i centri storici, le aree naturali e i parchi.
La legge contiene inoltre idee guida e disposizioni mirate alla sicurezza dei cittadini e del territorio, della qualità degli insediamenti e dell'ambiente, tra le quali:
- rispetto delle condizioni di inedificabilità per vincoli ambientali, idrogeologici, paesaggistici e monumentali;
- inapplicabilità della legge nelle aree naturali protette;
- per i parchi, riduzione di un terzo degli aumenti di volumetrie consentiti (quindi +13,3% anziché +20% per l'ampliamento di edifici esistenti e 20% anziché 30% nel caso di demolizione-ricostruzione);
- previsione di particolari requisiti per il risparmio energetico negli interventi ammessi (nel caso di ampliamento, riduzione certificata del 10% del consumo energetico; nel caso di sostituzione di edifici, consumo energetico ridotto del 30% rispetto agli standard previsti in generale);
- applicazione del codice civile e delle normative in materia di sicurezza, igiene, paesaggio e beni culturali;
- inapplicabilità delle disposizioni della legge per quanto concerne gli edifici abusivi.
(Fonte: Regione Lombardia)