Quadro finanziario pluriennale 2014-2020: via libera a trasferimento fondi Ue
21,1 miliardi di euro di impegni 2014 spostati al 2015, 2016 e 2017
Il Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio dell'Unione europea ha approvato una revisione del Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2014-2020 per trasferire i fondi non spesi nel 2014 agli anni successivi. Tra questi, anche 4,1 miliardi di fondi europei non utilizzati nel 2014 dall'Italia.
All'origine della revisione ci sono i ritardi nell'adozione di 300 dei 645 programmi finanziati dai fondi strutturali (FSE e FESR), dal Fondo di coesione, dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca marittima (FEAMP), dal Fondo per l'asilo, la migrazione e l'integrazione e dal Fondo per la sicurezza interna.
Dal momento che il regolamento sul Quadro finanziario pluriennale (QFP) adottato nel dicembre 2013 ammette la rettifica del bilancio Ue, entro la scadenza del 1° maggio 2015, in caso di ritardo nell'adozione di tali programmi, si è deciso di trasferire le risorse non utilizzate nel 2014 agli anni successivi.
In particolare, su impegni di spesa per oltre 61,7 miliardi, vengono trasferiti 21,1 miliardi di euro, di cui:
- 16,5 miliardi di euro al 2015,
- 4,5 miliardi di euro al 2016,
- 100 milioni di euro al 2017.
Nel caso dell'Italia, dei circa 6 miliardi e 223 milioni di euro di impegni previsti per il 2014, vengono spostati 4 miliardi e 135 milioni di euro.
La decisione del Coreper dovrà essere confermata martedì 17 febbraio dall'Ecofin, il Consiglio dei ministri dell'Economia e delle Finanze, e poi adottata formalmente dal Consiglio una volta ottenuto il via libera del Parlamento europeo.