Emilia-Romagna: i risultati dei primi bandi per l'innovazione e del programma anticrisi
Una novità è rappresentata dall’inserimento del “temporary manager” per l’innovazione, cioè professionisti esterni che per un certo periodo di tempo si affiancheranno all’impresa per predisporre e seguire progetti progetti che si rivolgono in particolare a innovazioni organizzative, tecnologiche, di marketing, e di presenza sui mercati esteri.
Per questo programma, sono stati presentati 704 progetti dei quali 547 sono stati ammessi per un totale di investimenti di 86 milioni di euro ai quali la Regione assicura un contributo di 30 milioni di euro.
I consulenti attivati risultano più di 700 e le giornate di servizio, nella maggioranza dei casi, supera nettamente la soglia minima di 90 giorni. L’età media è di circa 40 anni in un in una fascia molto ampia dai 25 ai 60. Si tratta sia liberi professionisti che appartenenti a società. La cultura dei manager è mediamente universitaria con competenze richieste per lo sviluppo del progetto aziendale. L’attività del servizio prestato dal “temporary manager” riguarda prevalentemente la riorganizzazione dei processi e del personale, anche attraverso l’introduzione di nuovi strumenti ICT, la conduzione di azioni di internazionalizzazione e di cambiamento delle modalità di marketing.
Oltre alla consulenza del manager esterno, il bando aveva tra le spese ammissibili i costi relativi a contratti di trasferimento tecnologico con i centri per l’innovazione e i laboratori regionali di ricerca e trasferimento tecnologico, con Università ,nonché con società di ingegneria e di management.
Per quanto riguarda risultati dell´accordo sul credito, a due mesi dalla sottoscrizione, sono 48 gli istituti di credito e le banche presenti in regione che sino ad oggi hanno aderito all’intesa firmata lo scorso dicembre da Regione Emilia-Romagna, Unioncamere, Consorzi Fidi, Istituti di credito e Associazioni di categoria.
L’accordo mette a disposizione un miliardo di euro di plafond e un tasso d’interesse non superiore all’euribor maggiorato di uno spread massimo di 1,5 punti.
Da gennaio 2009, i primi dati che vengono dall’attività di Unifidi, il Consorzio Fidi regionale dell’artigianato, evidenziano che sono già 109 le operazioni realizzate con finanziamenti a 6/12 mesi per investimenti di quasi 10 milioni di euro, garantiti per 1/3 dal Consorzio Fidi. Per mutui all’investimento sono stati avviati inoltre 240 progetti presentati a Unifidi, per un importo di finanziamento vicino ai 30 milioni di euro e un contributo di quasi 2,5 milioni.
Per quanto riguarda invece il programma di sostegno agli investimenti nell’industria sono 63 i nuovi progetti presentati da gennaio che portano portano a 519 le domande presentate dall’ultimo quadrimestre 2008.
A livello territoriale i progetti finanziati provengono per il 28% dalla provincia di Bologna, 21% da Modena, 12% da Reggio Emilia, 11% da Forlì-Cesena, 10% da Ravenna, 7% da Parma, 6% da Ferrara, 4% da Rimini e 2% da Piacenza. Per quanto riguarda i settori, il 58% delle imprese fa parte del comparto manifatturiero, il 9% di quello edile e il 29% dei servizi.
(Fonte: Regione Emilia Romagna)