Fuga dei cervelli: la Camera approva gli incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori
Favorire il ritorno in Italia dei giovani trasferitisi per lavoro all'estero e di altri cittadini comunitari che hanno vissuto in Italia per almeno 24 mesi, il cui esodo rappresenta una perdita non solo in termini di risorse nell'immediato, ma di future possibilità di innovazione e sviluppo per il Paese. Con questo obiettivo la Camera ha approvato una proposta di legge che prevede bonus fiscali per i giovani che decidano di tornare a lavorare in Italia.
Secondo i dati riportati nel documento della Camera la percentuale di laureati che lascia il Paese è quadruplicata tra il 1990 e il 1999 e il 2,3% dei laureati italiani lavora all'estero, contro lo 0,3% dei laureati stranieri stabilitisi in Italia.
La proposta "bipartisan", i cui primi firmatari sono stati Enrico Letta (Pd) e Stefano Saglia (Pdl), intende rispondere a questa situazione offrendo una sorta di "scudo fiscale" ai giovani under 40 pronti a rientrare in Italia.
Due sono le forme di incentivo previste dalla proposta:
- crediti di imposta per i cittadini comunitari under 40 che hanno vissuto in Italia per almeno 24 mesi e che sono impiegati all'estero da almeno 24 mesi continuativi, nel caso in cui tornino in Italia per avviare un'attività in proprio o per essere assunti con un lavoro dipendente;
- crediti di imposta per le imprese e per i titolari di partita IVA che assumono cittadini comunitari under 40 che hanno vissuto in Italia per almeno 24 mesi e che lavorano all'estero da almeno 24 mesi, impiegandoli nelle seguenti regioni: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo o Molise.
Per quanto riguarda i requisiti dei lavoratori destinatari del beneficio, questi devono:
- essere nati dopo il 1° gennaio 1969 in uno degli Stati membri dell’Unione europea;
- essere cittadini comunitari dalla nascita;
- essere stati residenti in Italia in via continuativa per almeno 24 mesi.
I cittadini in possesso dei predetti requisiti possono presentare la richiesta qualora si verifichino le seguenti condizioni:
- sono residenti all’estero, in via continuativa da più di 24 mesi, e vengono assunti in Italia o decidono di esercitare un’attività autonoma in Italia, impegnandosi a trasferire la residenza e il domicilio in Italia entro tre mesi dall’avvio dell’attività ;
- sono residenti nel Paese di origine, hanno avuto un contratto di lavoro dipendente o hanno svolto un’attività di studio, per un periodo continuativo di almeno 24 mesi, in uno Stato estero diverso da quello di origine e dall’Italia e vengono assunti in Italia o si impegnano ad esercitare un’attività autonoma in Italia, impegnandosi a trasferire il domicilio, confermando la residenza, in Italia entro tre mesi dall’assunzione o dall’avvio dell’attività.
Per quanto riguarda la misura del credito di imposta per i lavoratori, valgono i seguenti importi:
- Lavoratori che avviano un'attività imprenditoriale: è prevista una componente fissa, nella misura annua di 25.000 euro per un periodo di 3 anni (50.000 euro annui se i lavoratori investono in una struttura produttiva ubicata nelle aree delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo o Molise) e una componente variabile, rapportata all’ammontare delle spese di investimento in beni materiali e immateriali effettuate nel medesimo triennio, fissata al 40% delle predette spese di investimento (60% se il beneficiario è una imprenditrice o lavoratrice autonoma ovvero se l’investimento è effettuata in una delle regioni indicate sopra; 80% se il beneficiario è una donna che investa nelle regioni richiamate);
- Soggetti assunti come lavoratori dipendenti: 25.000 euro annui per tre anni; 50.000 euro annui se i soggetti sono destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni sopra indicate.
Relativamente invece ai datori di lavoro, il beneficio ammonta a 500 euro mensili per un periodo di tre anni per ciascun lavoratore assunto e può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, cioè in deduzione dai pagamenti di tributi e contributi da versare.
Per l'accesso agli incentivi sarà necessario presentare una domanda in via telematica al Centro operativo dell’Agenzia delle entrate di Pescara; la valutazione delle istanze sarà effettuata in base all’ordine cronologico di presentazione e alla disponibilità delle risorse finanziarie stanziate.
Testo proposta di legge - Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia