Sisma Emilia: 670 milioni da Fondo solidarietà Ue

Sisma Emilia - foto di Piero Annoni - Fotografo Aggiornamento del 12.12.2012 Dalla Commissione europea 670 milioni di euro per le zone terremotate in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. E' la somma più elevata che Bruxelles abbia mai stanziato dal Fondo di solidarietà dell'Ue (FSUE) e servirà a coprire i costi – pesantissimi – per il ripristino delle infrastrutture essenziali, la fornitura di alloggi e di servizi di soccorso e per proteggere il patrimonio culturale. Tendono una mano all'Emilia anche Regione Piemonte, Comune di Torino e CSI-Piemonte, che mettono a disposizione dell'area terremotata il Modello Unico digitale per l’Edilizia (Mude), per presentare le richieste di contributo per la ricostruzione delle case al momento inagibili.

Da Bruxelles...

E' un segnale politico ed economico quello lanciato dall'Esecutivo Ue: "Dobbiamo aiutare questa regione altamente produttiva a rimettersi in piedi", ha dichiarato il commissario europeo per la Politica regionale Johannes Hahn.

L'Italia si era attivata a luglio, rispettando il termine di dieci settimane dalla data in cui si è verificato il primo danno (20 maggio 2012). E, in base alle stime fornite a Bruxelles, i danni diretti provocati dalle violente scosse ammonterebbero a 13,3 miliardi di euro. Tre miliardi in più rispetto al sisma che colpì L'Aquila nel 2009.

La percentuale maggiore dei fondi - oltre 465 milioni di euro - si riferisce alla fornitura di strutture ricettive provvisorie per ospitare circa 43.000 persone per un massimo di 3 anni. A questi vanno aggiunti circa 90 milioni di euro, necessari per riparare le infrastrutture di base, e oltre 60 milioni di euro per i servizi di soccorso.

...a Torino

L'Emilia-Romagna si è già attivata per contribuire finanziariamente al ripristino delle abitazioni rese temporaneamente o parzialmente inagibili dal sisma. A darle un aiuto concreto ci pensa il Piemonte, attraverso il Mude. La necessità di realizzare in tempi brevi un sistema di assegnazione dei fondi capace di garantire efficienza e trasparenza, si è tradotta nella scelta della modalità telematica per la richiesta dei contributi – il Mude, appunto.

Sono circa 6.000 le abitazioni per cui si prevede una richiesta di contributo, distribuite nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova e Reggio Emilia. Tutti i Comuni potranno usufruire di questo modello unico, "che ad oggi in Piemonte rappresenta il riferimento per oltre 100 Comuni, e 2.700 professionisti accreditati, con un totale di 5.200 pratiche inoltrate", ha spiegato il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota.

Aggiornamento

In data 11 novembre 2012 il commissario europeo Johannes Hahn e il sottosegretario Antonio Catricalà, su delega del presidente del Consiglio Mario Monti, hanno firmato la Convenzione che consente l’erogazione degli aiuti del Fondo di solidarietà Ue a favore delle popolazioni dell’Emilia-Romagna, del Veneto e della Lombardia colpite dal terremoto del 20 maggio 2012.