Terremoto: Lombardia, oltre 43 milioni di euro per il mantovano
Contributi per la ricostruzione, sospensione del pagamento dei debiti e anticipo dei fondi PAC. Sono solo alcune delle misure approvate dalla Giunta regionale lombarda per aiutare l’area del mantovano colpita dal recente sisma. Le risorse messe a disposizione di imprese, famiglie ed enti pubblici ammontano a 43,5 milioni di euro, ripartiti tra diverse iniziative.
In particolare, saranno finanziati i seguenti interventi:
- ricostruzione degli edifici produttivi (15,5 milioni di euro),
- ripristino e ammodernamento dei fabbricati agricoli (11 milioni di euro),
- accesso al credito delle aziende agroalimentari (9 milioni di euro),
- sostegno ai distretti del commercio e al turismo (1 milione),
- edilizia scolastica (7 milioni di euro).
Ricostruzione degli edifici produttivi
La misura è rivolta alle piccole e medie imprese delle zone terremotate nella provincia di Mantova, attive nei seguenti settori: manifatturiero, servizi alle imprese, trasformazione agroalimentare.
Le Pmi potranno richiedere contributi a fondo perduto sugli investimenti, la cui intesità sarà stabilita in relazione alla reale situazione di bisogno.
Ripristino e ammodernamento dei fabbricati agricoli
A breve sarà pubblicato un bando per favorire l'ammodernamento delle aziende agricole, attraverso interventi di ricostruzione, ristrutturazione o risanamento conservativo dei fabbricati e degli impianti. Potranno accedere al bando le imprese individuali agricole, società agricole e società cooperative agricole.
Accesso al credito delle aziende agroalimentari
Per aiutare le aziende agroalimentari la regione ha attivato tre fondi (due presso Federfidi, uno presso Finlombarda).
I primi due strumenti erogano garanzie alle imprese agricole e a quelle agroindustriali:
- fondo riservato alle Pmi lombarde e attive nel settore della produzione dei prodotti agricoli: copre, di norma, il 50% dei finanziamenti concessi dalle banche convenzionate; l’importo dei finanziamenti garantiti è pari a un minimo di 50.000 euro fino ad un massimo di 1,5 milioni, mentre la durata della garanzia è pari alla durata del finanziamento o affidamento, con un massimo di 7 anni. La dotazione è di 2,5 milioni di euro.
- fondo riservato alle Pmi lombarde attive nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli: copre il 70% dei finanziamenti concessi dalle banche convenzionate; l'importo dei finanziamenti garantiti è pari a un minimo di 200.000 euro, fino a un massimo di 1,5 milioni. La dotazione è di 4,6 milioni di euro.
Il terzo fondo, denominato fondo 'Credito di funzionamento', è rivolto alle imprese agricole e consente l'abbattimento degli interessi sui prestiti delle imprese agricole. La dotazione è di 1,9 milioni di euro.
Sostegno ai distretti del commercio e al turismo
L’intervento consentirà di rilanciare l'attrattività del territorio e dei distretti del commercio più colpiti dal terremoto (distretti di Sermide, Bagnolo San Vito, Ostiglia, Suzzara, Mantova).
Edilizia scolastica
La misura servirà a finanziare interventi urgenti per la messa in sicurezza degli edifici a seguito del sisma. La regione è anche in contatto con il Miur per verificare le ipotesi di eventuali interventi finanziari diretti per il ripristino e la messa in sicurezza degli edifici.
Altre misure
A queste iniziative si aggiungono altri interventi promossi dalla regione, come 'CreditoAdesso', che sosterrà le esigenze di liquidità delle imprese colpite dal sisma attraverso l'aumento dell'abbattimento degli interessi, anche grazie al coinvolgimento degli istituti bancari locali che hanno manifestato la propria disponibilità.
Le aziende agricole potranno contare anche sull’anticipazione al mese di luglio del 100% dei fondi PAC, mentre grazie ad una moratoria approvata dalla regione, le imprese, gli Enti e le Associazioni danneggiati, che hanno contratto debiti con l'Amministrazione locale, vedranno il pagamento dei rimborsi momentaneamente sospesi.
La regione, infine, si sta attivando anche per velocizzare le procedure per il ricorso agli ammortizzatori sociali, per sostenere il consumo del Grana padano e del Parmigiano reggiano delle aziende colpite, per tutelare gli edifici artistici, storici e di culto attraverso un intervento nell’ambito del fondo di rotazione della cultura.