Emilia-Romagna: terremoto, dalle banche misure di sostegno per famiglie e imprese

Euro - Images_of_MoneyUn plafond per finanziamenti a condizioni di favore pari a oltre 800 milioni di euro e una moratoria delle rate dei mutui. Questi i provvedimenti che l'Associazione bancaria italiana (Abi) e le banche del territorio hanno deciso di mettere a disposizione delle popolazioni dell'Emilia-Romagna colpite dall'evento sismico del 20 maggio. Provvedimenti operativi a breve che, per Giovanni Sabatini, Direttore generale Abi, esprimono "solidarietà e sostegno concreto" a famiglie e imprese.

“L’industria bancaria - ha evidenziato Sabatini - sta facendo la sua parte in questo momento di emergenza, mettendo subito a disposizione misure concrete. Confidiamo che questo grande impegno possa concorrere a risollevare la gente e il territorio in tempi brevi [ ]... Terminata la fase dell’emergenza – ha concluso – l’industria bancaria offre sin da ora la più ampia disponibilità a collaborare con le istituzioni per individuare le iniziative necessarie alla ricostruzione. Proprio seguendo questa prospettiva il Presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, ha già scritto al Presidente del Consiglio, Mario Monti, per sottolineare l’impegno sin dai primi momenti”.

Luca Lorenzi, Presidente della Commissione regionale Abi Emilia-Romagna, ha chiarito che “si tratta di interventi che saranno pienamente operativi a brevissimo. Sono stati subito definiti e deliberati autonomamente dalle banche nell'immediatezza dell'emergenza”.

Dunque, oltre alla previsione di linee di credito agevolate, stanziando a tal fine 800 milioni di euro, l'Associazione bancaria italiana invita tutte le banche ad adottare, entro il 30 giugno 2012, una misura di sospensione, almeno fino alla fine del 2012, del pagamento delle rate dei mutui garantiti da immobili residenziali, commerciali ed industriali che siano nei territori colpiti dall’evento sismico e abbiano avuto danneggiamenti, anche parziali.

Chi è interessato alla moratoria potrà accedere alla misura presentando alla banca, in una prima fase, una semplice autocertificazione del danno subito all’immobile sul quale è acceso il finanziamento.

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Via libera dal Consiglio dell'Abi