Dl Semplificazioni: via libera dal Cdm
Apprvato oggi, dal Consiglio dei ministri, il testo definitivo del Dl "Semplifica-Italia". Il secondo passaggio a palazzo Chigi - il pimo risale allo scorso 27 gennaio - si sarebbe reso necessario per alcuni ritocchi tecnici chiesti dalla Ragioneria generale dello Stato, che investirebbero, in particolare, l'istruzione, con la riscrittura delle norme sulla scuola, e il trasporto aereo, con l'introduzione di una nuova disposizione sulle concessioni aeroportuali.
Si attende, ora, la firma del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quindi la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.
Secondo diverse fonti giornalistiche - il Governo non ha pubblicato alcun documento ufficiale - le altre principali novità del Decreto riguarderebbero:
- gli under 35, a cui potrebbero essere dati in concessione i beni immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, aventi caratteristiche tali da consentirne un uso agevole per scopi turistici;
- i guidatori over 80, per cui sarebe più semplice e veloce rinnovare la patente;
- le persone con disabilità, in favore delle quali verrebbero ridotti molti obblighi burocratici;
- le lavoratrici in stato di gravidanza, per cui, in materia di interdizione dal lavoro, sarebbero previste diverse fattispecie di astensione obbligatoria in presenza di determinate condizioni;
- i giovani, gli anziani e i disabili, per cui sarebbe prevista la promozione di forme di turismo accessibile (low-cost), mediante accordi con i principali vettori operanti nei territori interessati attraverso pacchetti agevolati;
- i ceti meno abbienti, per i quali la carta acquisti (o social card) dovrebbe essere prorogata in via sperimentale nei comuni con più di 250.000 abitanti;
- i datori di lavoro che assumono dipendenti a tempo indeterminato nel Mezzogiorno, i quali dovrebbero poter usufruire del credito d'imposta fino al 2013;
- gli enti proprietari di edifici adibiti a istituzioni scolastiche, le università e gli enti di ricerca vigilati dal ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, i quali, entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, dovrebbero adottare misure di gestione, conduzione e manutenzione degli immobili finalizzate al contenimento dei consumi di energia e alla migliore efficienza degli usi finali della stessa;
- le amministrazioni pubbliche, la cui attività di controllo delle imprese potrebbe diventare solo elettronica, con un risparmio stimato di circa 1,3 mld l’anno;
- i cittadini, in generale, i quali, a decorrere dal 1° maggio 2012, dovrebbero avere l'obbligo di effettuare tutti i pagamenti e tutti i versamenti delle somme dovute a qualsiasi titolo nei confronti dell'Inps esclusivamente con strumenti di pagamento elettronici bancari o postali;
- i quasi 5,6 milioni di italiani che si trovano in condizione di “divario digitale” e i circa 3.000 centri abitati che soffrono un “deficit infrastrutturale”, rendendo più complessa la vita dei cittadini, motivo per il quale dovrebbe avere il via libera la realizzazione della banda larga e di quella ultra-larga.
Inoltre, su richiesta del ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, è stata stralciata dal decreto la norma che prevedeva autorizzazioni più facili per le sale cinematografiche entro i 3 mila posti, viste le polemiche suscitate nel mondo del cinema quando, lo scorso 27 gennaio 2012, era stata presentata dallo stesso ministro insieme ad un altro pacchetto di disposizioni per i beni culturali. A confermarlo una nota diffusa dal MIBAC.