Cluster tecnologici – bando finanziamenti MIUR per ricerca industriale

Ricerca IndustrialeCirca 500 milioni di euro per il finanziamento di progetti ricerca industriale nelle 12 Aree di specializzazione dei Cluster tecnologici nazionali

Ricerca – imminente il bando MIUR per i cluster tecnologici

MIUR – contributi per quattro nuovi Cluster tecnologici nazionali

Il MIUR mette a disposizione 497 milioni di euro, a valere sul PON Ricerca e Innovazione e sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, per la concessione di agevolazioni a favore di progetti di ricerca industriale e, in misura non preponderante, di sviluppo sperimentale nelle 12 Aree di specializzazione individuate dal Programma Nazionale della Ricerca (PNR) 2015-2020.

MIUR – il testo del Programma Nazionale per la Ricerca – PNR

“Si tratta di un Bando molto importante, non solo in termini di stanziamento complessivo, ma anche di impatto sul sistema nazionale della ricerca”, ha spiegato la ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli. “L’obiettivo principale di questo investimento è infatti quello di incentivare le collaborazioni fra pubblico e privato promuovendo la creazione di reti per la ricerca, di filiere nazionali che siano coerenti con le dodici Aree di specializzazione intelligente previste dal PNR”, ha aggiunto.

500 milioni per la ricerca industriale

Le risorse a disposizione ammontano complessivamente a 497 milioni di euro, di cui una quota da destinare alle attività di valutazione e controllo e 472.415.504 euro per la concessione delle agevolazioni.

Due i criteri di ripartizione dei fondi:

- territoriale, con l'assegnazione di 393 milioni di euro alle Regioni del Mezzogiorno (meno sviluppate e in transizione) e 104 milioni alle Regioni del Centro-Nord, sempre per attività che abbiano ricadute, in termini occupazionali, di capacità di attrazione di investimenti e competenze, di rafforzamento della competitività delle imprese e valorizzazione dei risultati della ricerca e della diffusione dell’innovazione, a vantaggio delle medesime Regioni del Mezzogiorno, anche attraverso la definizione di percorsi di trasferimento tecnologico e/o di conoscenze;

- per Aree di specializzazione, dando priorità alle quattro Aree individuate come prioritarie dal PNR, che ricevono quasi 60 milioni di euro ciascuna:

  • Agrifood: 59.051.938 euro,
  • Blue Growth: 59.051.938 euro;
  • Chimica verde: 29.525.969 euro,
  • Cultural Heritage: 29.525.969 euro;
  • Design, creatività e Made in Italy: 29.525.969 euro;
  • Energia: 29.525.969 euro;
  • Fabbrica Intelligente: 59.051.938 euro,
  • Mobilità sostenibile: 29.525.969 euro;
  • Salute: 59.051.938 euro;
  • Smart, Secure and Inclusive Communities: 29.525.969 euro;
  • Tecnologie per gli Ambienti di Vita: 29.525.969 euro.

I beneficiari dei finanziamenti

Le domande di partecipazione possono essere presentate da partenariati composti da:

  • a) imprese (PMI e grandi imprese), partecipanti in forma singola o associata;
  • b) Università;
  • c) Enti pubblici di ricerca di cui all'articolo 1 del Decreto Legislativo n. 25 novembre 2016, n. 218;
  • d) altri Organismi di ricerca pubblici e privati, in possesso dei requisiti di cui al Regolamento (UE) n. 651/2014;
  • e) Amministrazioni Pubbliche;
  • f) ogni altro soggetto, in possesso dei requisiti previsti dal bando, ai sensi dell’articolo 5 comma 1 del D.M. 593/2016,

Ciascun partenariato pubblico-privato deve essere guidato da un capofila, essere costituito da almeno un soggetto di diritto pubblico e da almeno un soggetto di diritto privato, e prevedere la partecipazione di almeno una PMI e di almeno un Ente/Organismo di ricerca.

I soggetti proponenti possono partecipare a un massimo di due partenariati pubblico-privato per ognuna delle 12 Aree di specializzazione.

Forma e intensità delle agevolazioni

Gli incentivi sono concessi nella forma del contributo alla spesa:

  • per la ricerca industriale, fino a un massimo del 50% dei costi ammissibili;
  • per lo sviluppo sperimentale,
    - nei limiti del 25% dei costi ammissibili, incrementabile sino ad un massimo del 50% per le PMI e del 40% per le grandi imprese, nel rispetto delle condizioni di cui all’articolo 25, commi 6 e 7 del Regolamento (UE) 651/2014;
    - in misura pari al 50% per tutti gli altri soggetti ammissibili.

Come presentare domanda di finanziamento

Le domande devono essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 27 luglio 2017 e fino alle ore 12.00 del 9 novembre 2017 attraverso lo sportello telematico SIRIO.

Ciascuna proposta deve contenere:

  • un progetto di ricerca industriale e non preponderante sviluppo sperimentale;
  • un capitolato tecnico, nel quale è obbligatorio descrivereil progetto, inserendo per ciascun soggetto proponente il dettaglio delle attività tra ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale, il dettaglio dei costi e l’area geografica in cui vengono sostenuti;
  • uno schema di disciplinare sottoscritto per accettazione.

Il processo di valutazione

La valutazione dei progetti è affidata, per ciascuna Area di specializzazione, a un panel di esperti formato da un numero minimo di tre a un massimo di cinque componenti, nominati dal MIUR e individuati dal Comitato Nazionale dei Garanti della Ricerca.

I criteri di valutazione comprendono:

  • capacità tecnico-organizzativa dei soggetti proponenti (capacità di realizzazione del progetto con risorse umane, tecniche e organizzative interne; ampiezza e qualità del partenariato pubblico-privato);
  • qualità della proposta progettuale (fattibilità tecnico-economica; innovatività, originalità e utilità dei risultati perseguiti; coerenza con le agende strategiche nazionali ed europee dell’Area di specializzazione);
  • impatto del progetto in termini di risultati attesi, anche in riferimento alle ricadute sul territorio del Mezzogiorno generate dalle attività svolte nelle Regioni del Centro-Nord (impatto occupazionale; valorizzazione dei risultati della ricerca).

Terminata la valutazione di carattere tecnico-scientifico, il MIUR procede alla pubblicazione delle graduatorie, una per ciascuna delle 12 Aree di specializzazione, e alla ricognizione, per ciascun progetto, dei costi ammissibili e della relativa localizzazione, tenuto conto dei vincoli di allocazione territoriale delle risorse finanziarie previsti dai regolamenti dei fondi PON R&I e FSC e della relativa dotazione.

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