Internazionalizzazione - SIMEST, 25 anni con le imprese all'estero

3,9 miliardi in oltre 4mila iniziative tra il 1991 e il 2016. SIMEST festeggia così 25 anni di viaggi con le imprese italiane nel mondo.

Globe - Photo credit: ToastyKen via Foter.com / CC BYFondo Rotativo 394-81 – Circolari su finanziamenti agevolati per internazionalizzazione

Cabina regia Internazionalizzazione - fondi e priorita' per 2017

Piazza Affari ha celebrato un quarto di secolo del gruppo posseduto al 76% da Cassa Depositi e Prestiti. Presenti alla cerimonia per i 25 anni di attività di SIMEST, a Palazzo Mezzanotte, nel cuore della city milanese, i protagonisti del successo aziendale, come il presidente Salvatore Rebecchini.

I numeri di SIMEST

Tra il 1991 e il 2016 SIMEST ha investito circa 4 miliardi di euro a sostegno delle imprese italiane, realizzando oltre 4mila operazioni tra iniziative di partecipazione diretta al capitale, partecipazione del Fondo di venture capital e finanziamenti agevolati per l'internazionalizzazione.

Fin dalla nascita SIMEST ha operato acquisendo partecipazioni di minoranza a sostegno degli investimenti diretti all’estero (IDE), in Paesi UE ed extra-UE, delle imprese nazionali. Dal 1999, l’attività di SIMEST si è estesa alla concessione di agevolazioni finanziarie attraverso fondi pubblici, gestiti per conto del Ministero dello Sviluppo Economico.

Da allora sono stati impegnati:

  • 1 miliardo di euro attraverso partecipazione diretta al capitale delle imprese;
  • 300 milioni di euro del Fondo unico di Venture Capital per acquisizioni di partecipazioni di minoranza in Paesi di rilevanza strategica;
  • 2,6 miliardi di euro del Fondo Rotativo (Legge 394/81) per finanziamenti a tasso agevolato per l’internazionalizzazione.

A questi si aggiungono 3,8 miliardi dal Fondo contributi (Legge 295/77) per il supporto dei crediti all'esportazione, che hanno permesso di agevolare forniture per oltre 60 miliardi di euro.

> Fondo Rotativo 394-81 – riforma finanziamenti per internazionalizzazione

Luca Silla sul Fondo per finanziamenti all'internazionalizzazione

Internazionalizzazione: leva di sviluppo delle imprese

Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa Italiana, ha aperto la cerimonia di Milano ricordando come l’internazionalizzazione sia il tema fondamentale per le aziende, anche e soprattutto, in un momento delicato come questo, con un assetto geo-economico smosso da eventi politici di grande portata. Dalla Brexit fino all’elezione di Trump, il processo dell’internazionalizzazione rimane inarrestabile perfino di fronte a misure protezionistiche.

Dello stesso avviso il ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda che, seppur non fisicamente presente ma in collegamento, ha sottolineato l’importanza della crescita all’estero: "Si faccia sistema per rispondere alle sfide economiche e sociali". È necessario, quindi, presidiare le mete destinate all’export e proteggere gli investimenti, come quelli delle 60mila aziende che hanno iniziato questo sviluppo di crescita sovranazionale. Una linea di azione che aumenta l’occupazione, in particolar modo del mondo dello sviluppo e del marketing, sia all'estero che in Italia. Concorda nel video-intervento il suo sottosegretario Ivan Scalfarotto che ha aggiunto: "Sono felice di lavorare per portare le imprese italiane in tutti e cinque i continenti".

E di imprese italiane nel mondo ha parlato, nello stesso giorno in cui SIMEST ha festeggiato il suo quarto di secolo, il presidente dell'Agenzia ICE Michele Scannavini, che in un'intervista al Sole 24 Ore ha spiegato come l'obiettivo dell'export italiano per i prossimi 3-5 anni sia quello di raddoppiare i volumi, passando da una quota del 4% all'8% del commercio mondiale. "Le prospettive di crescita - ha detto Scannavini - sono enormi soprattutto nei beni di consumo che esaltano il concetto di Made in Italy", come la moda, l’arredamento e l’agroalimentare

SIMEST - agevolazioni per partecipazione imprese all'estero 

Priorità: innovazione e collaborazione

Fabio Gallia - Photo credit: @SIMEST.ITFabio Gallia, amministratore delegato e direttore del Gruppo CDP, ha evidenziato come ci sia bisogno di innovazione e collaborazione: "SIMEST e SACE propongono non solo un’integrazione di prodotti ma di persone, storie e esperienze - concludendo poi - Ci siamo stati, ci siamo e ci saremo". Questo, proponendo un modello di assicurazione in grado di accompagnare le aziende verso un’evoluzione che eviti i rischi di concentrazione, oltre a programmi per operare nei Paesi considerati rischiosi

Una necessità emersa anche dalle parole del vicepresidente di Confindustria Licia Mattioli che incoraggia gli imprenditori a far emergere anche le micro e medie imprese nonostante un mercato difficile da prevedere: "Solo il 5% delle aziende italiane esporta", proseguendo, “I geni individuali devono collaborare, il nostro Paese potrebbe vincere la sfida della globalizzazione, facendo vedere i sorci verdi ai competitor, soprattutto ai tedeschi”.

Beniamino Quintieri, presidente di SACE, ha rimarcato il concetto: "L’Italia è rimasta indietro come investitrice, c’è la possibilità di un grande incremento di guadagni capitalizzando all’estero ma è necessaria una maggiore convinzione nel procedere con gli investimenti di piccole e medie imprese".

Fondo Crescita Sostenibile - finanziamenti per internazionalizzazione

Non solo export

L’ad SIMEST Andrea Novelli nel corso del convegno ha fatto riflettere: "L’internazionalizzazione non si misura soltanto con l’export ma anche considerando l’impatto indiretto". Per questo è importante l’affiancamento di SIMEST che finanzia l’imprenditore nell'espansione estera pianificando attentamente per evitare errori in fase di implementazione. Una pianificazione strategica che parte da finanziamenti agevolati con l’internalizzazione dei prodotti da parte di SACE e CDP per assicurare l’export e renderlo efficace. 

Una volta raggiunto l’obiettivo si procede con la presenza aziendale all’estero per presidiare e servire meglio il mercato locale. Durante la tavola rotonda Paolo Scudieri, ad del gruppo Adler, ha ricordato: “Bisogna proporre prodotti con un certo appeal. Innovazione e competitività sono il biglietto di ingresso all'estero". Un esempio positivo lo riporta Francesca Lusini, presidente di Peuterey: "Abbiamo affrontato insieme e direttamente un mercato capital intensive come quello cinese". Gaetano Maccaferri, presidente dell’omonimo gruppo, raccontando la sua esperienza ha commentato con piacere i traguardi raggiunti: “Con SIMEST si è sviluppata un’operatività interessante, 12 progetti in 11 Paesi diversi".

SIMEST, 25 anni di viaggi con le imprese italiane nel mondo

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