Dissesto - linee guida progettazione, pronta la versione finale
Dopo il varo del Fondo progettazione, Palazzo Chigi completa il secondo tassello del piano anti-dissesto: le linee guida per la redazione degli elaborati tecnici.
> Dissesto - fondo progettazione, via al riparto da 100 milioni
> Dissesto - piano città, nel 2016 cantieri per 400 milioni
Si è conclusa la fase di consultazione che era stata attivata lo scorso giugno. E alcune delle proposte arrivate dagli addetti ai lavori sono state incorporate nel documento. Adesso, allora, il prontuario per gli interventi contro il dissesto idrogeologico è arrivato alla sua versione definitiva. Farà da riferimento per tutti i soggetti che lavorano nel settore, dalle stazioni appaltanti ai professionisti, passando per le imprese che si occupano dell’esecuzione. Dovrà essere utilizzato come base per tutte le procedure di bando che saranno avviate nei prossimi mesi, anche nell’ambito di Casa Italia.
Chiuso il lavoro di consultazione
Alla redazione delle linee guida ha lavorato una commissione composta sia da tecnici interni alla pubblica amministrazione che da professionisti esterni, come ingegneri e geologi. Sono soprattutto Ispra, Anbi e Rete delle professioni tecniche ad avere dato il loro contributo. A giugno è stata aperta una fase di consultazione, della quale sono appena stati comunicati gli esiti. Alcune delle richieste avanzate dagli operatori sono state incorporate nella versione finale del documento.
> Collegato ambientale - guida agli incentivi
Il piano aree metropolitane
Le linee guida erano nate in fase di definizione del Piano aree metropolitane, quando l’Unità di missione di Palazzo Chigi ha realizzato che molte delle progettazioni necessarie a far partire le gare erano indietro rispetto alle necessità. Il Governo, allora, ha messo a punto un’accoppiata costituita da un Fondo progettazione dal valore di 100 milioni di euro e da una guida, pensata per aumentare la qualità dei progetti.
Al traguardo il fondo progettazione
Il Fondo progettazione, nei giorni scorsi, è arrivato al traguardo, grazie alla delibera della Corte dei conti che ha registrato il testo e ha consentito alla Presidenza del Consiglio dei ministri di iniziare a lavorare alla sua implementazione. In questi giorni, concretamente, ci sono in corso contatti con le Regioni per individuare un primo pacchetto di progetti da finanziare. Con i 100 milioni a disposizione sarebbe possibile mettere insieme, secondo le prime stime, lavori per circa un miliardo di euro.
Il ruolo della programmazione
Accanto a questo, partono anche le nuove linee guida sulla progettazione. Il loro principio chiave è che non bisogna guardare solo alla qualità dei singoli progetti, ma è necessario collocarli all’interno del contesto territoriale. Per interventi che riguardano il dissesto idrogeologico questo punto è fondamentale: in fase di pianificazione bisogna sempre valutare le condizioni geomorfologiche dell’area in cui saranno realizzate le opere. Quindi, le linee guida mettono in testa l’analisi della pianificazione e della programmazione vigente, per valutare l’impatto concreto del progetto nel modo migliore.
Il rapporto costi benefici
L’altro elemento fondamentale è legato alla sostenibilità economica e sociale del progetto. Questa filosofia viene seguita già da diversi anni dall’Unità di missione: bisogna privilegiare quegli interventi che hanno un impatto maggiore in relazione alle risorse spese. Spesso ci sono progetti di rilievo minimo con un alto grado di efficienza e di resa: bisogna partire da questi. E bisogna anche considerare quante persone sono effettivamente coinvolte dall’investimento. In presenza di risorse scarse, la priorità va data a quei lavori che garantiscono un alto impatto e che non vengono osteggiati dalle comunità locali. Assume un rilievo essenziale, in questo senso, l’analisi costi-benefici.
Bandi e finanziamenti
Ora che il documento è finalmente pronto, il mercato potrà utilizzarlo. Le indicazioni dell’Unità di missione, in concreto, serviranno soprattutto alle amministrazioni in fase di redazione dei bandi e in sede di verifica della corretta esecuzione dei lavori. Saranno, quindi, fondamentali per ottenere finanziamenti in questo settore nei prossimi anni.