Afghanistan: il futuro e' negli investimenti in infrastrutture
Dopo decenni di conflitti, l'Afghanistan continua ad affrontare un grave deficit infrastrutturale, che frena la crescita economica. In tale contesto la nuova strategia nazionale dell'ADB per il Paese si concentra su investimenti in energia, trasporti, agricoltura e risorse naturali.
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L’Afghanistan oggi
L'Afghanistan è terra di conflitti fin dagli anni '70 e, anche per questo, è uno dei Paesi meno sviluppati del mondo. Dopo un apparente miglioramento delle cose negli anni 2005-2006, la situazione è nuovamente peggiorata nel 2009 e nel 2015. La sicurezza si è poi ulteriormente deteriorata dal 2016, con gli intensi scontri armati tra le forze di sicurezza afghane, da un lato, e talebani e Isis, dall'altro. Nel 2016, il numero delle vittime civili ha raggiunto un nuovo picco, con oltre 11.400 morti e feriti.
La crescita economica è molto lenta e incapace di contrastare la rapida crescita demografica, con conseguente aumento della povertà, attualmente a un tasso del 40%.
L'Afghanistan è anche alle prese con un alto numero di sfollati interni e milioni di rifugiati provenienti dai Paesi vicini, che mettono a dura prova i già limitati servizi e le altrettanto limitate capacità del governo.
Le infrastrutture gravemente insufficienti frenano le attività del settore privato e impediscono un maggiore accesso ai servizi di base. Basti pensare che:
- solo il 32% della popolazione ha accesso alla rete elettrica,
- più del 70% delle strade inter-provinciali e inter-distrettuali è in pessimo stato,
- appena il 10% delle terre irrigate ha sistemi di irrigazione automatici.
Dal 2002 ad oggi le condizioni sono migliorate in alcuni aspetti legati ai settori della sanità e dell'istruzione, ma la disparità di genere in Afghanistan rimane tra le più alte del mondo.
Le capacità tecniche e istituzionali del governo sono in via di miglioramento ma è ancora necessario un intenso sostegno esterno. I piani e i progetti di sviluppo sono infatti finanziati principalmente dall'assistenza di donor, come le banche multilaterali di sviluppo.
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ADB: la strategia di sviluppo 2017-2021
In tale contesto, l'Afghanistan e la Banca asiatica di sviluppo (Asian Development Bank, ADB) hanno recentemente concordato una strategia di partenariato nazionale per il periodo 2017-2021, che si concentra sulla realizzazione di una crescita inclusiva e sostenibile e sul contrasto all'aumento del tasso di povertà.
La creazione di nuovi posti di lavoro, l'attivazione degli investimenti del settore privato e la costruzione di un Paese autosufficiente sono, ad oggi, tra gli obiettivi centrali individuati dall'ADB per lo sviluppo dell'Afghanistan.
Finora la Banca ha fornito oltre 4,9 miliardi di dollari in sovvenzioni e prestiti al Paese, mentre entro il 2020 intende fornire ulteriori 887 milioni di dollari in sussidi, con particolare attenzione a settori prioritari quali:
- energia,
- trasporti,
- agricoltura e risorse naturali.
In un’ottica di approccio olistico, si legge nel documento strategico, gli investimenti in questi settori saranno accompagnati da:
- riforme istituzionali,
- miglioramento delle capacità tecniche,
- sviluppo delle competenze.
L'ADB baserà le sue operazioni in Afghanistan su tre pilastri strategici:
- maggiore accesso per donne e uomini ad opportunità economiche, mercati e servizi,
- istituzioni e risorse umane più competenti,
- aumento della sostenibilità ambientale, resilienza ai cambiamenti climatici e capacità di risposta alle catastrofi.
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La posizione strategica tra Asia centrale e meridionale
L'Afghanistan, si legge nel piano strategico dell'ADB, si trova all'incrocio tra l'Asia centrale e l'Asia meridionale ed è pertanto un membro chiave del programma di Cooperazione Economica dell'Asia Centrale (Central Asia Regional Economic Cooperation, CAREC, ovvero un partenariato di dieci Paesi e sei istituzioni multilaterali volto a promuovere lo sviluppo dell'area).
La Banca asiatica di sviluppo intende continuare a investire sul potenziale dell'Afghanistan come punto di transito trans-regionale sia per i trasporti che per l'energia, con particolare interesse per i corridoi nell'ambito del CAREC e per iniziative energetiche regionali quali:
- il gasdotto Turkmenistan–Afghanistan–Pakistan–India (TAPI),
- il progetto di interconnessione elettrica Turkmenistan–Uzbekistan–Tajikistan–Afghanistan–Pakistan,
- il progetto di interconnessione elettrica Turkmenistan–Afghanistan–Pakistan.
Inoltre, le iniziative di facilitazione degli scambi commerciali, ancora una volta nell'ambito del CAREC, continueranno a promuovere un miglioramento del commercio regionale e la creazione di maggiori opportunità per le imprese locali.