Appalti verdi - nuovi criteri ambientali minimi per i bandi della PA

Appalti - Photo credit: <a href="http://foter.com/re/2d25e7">Foter.com</a>Arrivano i criteri ambientali minimi per tutti gli edifici pubblici.

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Ancora un passo avanti nel campo dei criteri ambientali  minimi (CAM), i requisiti base in tema di sostenibilità per tutte le gare pubbliche, fissati dal Governo. Dopo i CAM in materia di illuminazione, adesso è il momento della progettazione, ristrutturazione, manutenzione e realizzazione di nuovi edifici pubblici. Il decreto che regola la complessa materia è appena stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. E disciplina tutta la filiera collegata ai nuovi bandi: accesso delle imprese, materiali, esecuzione dei contratti.

Cosa sono i criteri ambientali minimi

criteri ambientali  minimi – va ricordato – sono fondamentali per gli acquisti verdi della pubblica amministrazione. La Pa, infatti, è obbligata, in base al nuovo Codice  appalti, ad ottenere almeno il livello di sostenibilità indicato dai CAM per ogni categoria di prodotto o servizio. Le gare, con le relative clausole contrattuali, andranno quindi costruite sulla base delle diverse specifiche indicate dal ministero  dell’Ambiente nei suoi decreti.

Il nuovo decreto del ministero dell'Ambiente

In questo quadro, il decreto appena firmato dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti aggiorna i criteri ambientali minimi (CAM) in materia di “affidamenti di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”. Si tratta di un ambito strategico per gli appalti della pubblica amministrazione.

Una guida per la PA

Il documento, che fa parte del piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione, si occupa di indicare una serie di criteri, da aggiornare periodicamente, sia per le gare d’appalto che per l’esecuzione dei contratti. Assume, quindi, i connotati di una guida per la Pa.

Il ruolo delle leggi regionali

“Tali criteri – spiega la norma - corrispondono ove possibile a caratteristiche e prestazioni ambientali superiori a quelle previste dalle leggi nazionali e regionali vigenti. Questo non esclude che esistano leggi regionali che prescrivono prestazioni ancor meno impattanti di quelle definite dai CAM”. Resta, cioè, in capo ai governatori la possibilità di prevedere requisiti più elevati per imprese e stazioni appaltanti.

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Requisiti introduttivi

Il provvedimento si apre con una serie di capitoli generali sulla selezione dei candidati, il rispetto dei diritti umani e le condizioni di lavoro, le specifiche tecniche dei diversi gruppi di edifici e l’inserimento delle diverse opere all’interno di un contesto naturalistico e paesaggistico. Senza dimenticare l’abbattimento del consumo di suolo.

Le prestazioni della struttura

Ogni edificio, sin dal momento della scrittura del bando, dovrà rispettare una serie di specifiche tecniche, puntualmente indicate dal ministero. Si guarda alle classi di prestazione energetica, alle modalità di approvvigionamento energetico della struttura, ma anche al risparmio idrico, alle modalità di illuminazione, ai dispositivi di protezione  solare e al comfort acustico.

Il piano di manutenzione

Gli edifici dovranno essere tutti dotati, secondo la linea indicata dal Codice  appalti, di un piano di manutenzione. “Il progettista dovrà quindi presentare il piano di manutenzione in cui, tra le informazioni già previste per legge, sia descritto il programma delle verifiche inerenti le prestazioni  ambientali dell'edificio”.

I materiali

Attenzione particolare andrà dedicata anche ai materiali utilizzati nella realizzazione delle opere. Il provvedimento, infatti, impone specifiche tecniche legate alla sostenibilità per ogni tipologia di materiale che potrà essere collocata nel fabbricato: calcestruzzi, prefabbricati, ferro, acciaio, materia plastiche, legno, murature e rivestimenti vari.

Criteri premiali

Tutti questi elementi non andranno solo valutati in fase di accesso al bando, ma anche come criteri premiali al momento dell’aggiudicazione. In particolare, i progettisti e le imprese che adottano standard di sostenibilità riconosciuti a livello internazionale andranno premiati dalla pubblica amministrazione. Stesso discorso per chi riesce a migliorare la sostenibilità del suo progetto. 

> Il testo del nuovo decreto sui criteri ambientali minimi