Copyright – Commissione Ue, tutele per titolari diritti
Migliore accesso ai contenuti online e diritto connesso per gli editori. Sono alcune delle misure della Commissione Ue per migliorare la tutela del diritto d'autore nell'Unione.
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In occasione del discorso sullo Stato dell’Unione del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, il Collegio dei commissari ha presentato una serie di proposte per modernizzare la normativa Ue sul diritto d’autore al fine di aumentare la diversità culturale in Europa e i contenuti disponibili online, oltre a introdurre regole più chiare per tutti gli utenti.
Le misure proposte si inseriscono nell’ambito della strategia per il mercato unico digitale, adottata a maggio 2015 dalla Commissione Ue, con l’intento di garantire:
- maggiori possibilità di scelta e migliore accesso ai contenuti online e transfrontalieri;
- norme migliorate sul diritto d’autore per l’istruzione, la ricerca, il patrimonio culturale e l’inclusione delle persone con disabilità;
- un mercato più equo e sostenibile per i creatori, le industrie creative e la stampa.
Accesso ai contenuti online
Lo scorso dicembre la Commissione Ue aveva proposto un regolamento sulla portabilità transfrontaliera dei contenuti online per eliminare le restrizioni che impediscono ai cittadini europei di accedere ai contenuti digitali (film, trasmissioni sportive, musica, e-book o giochi) acquistati nel proprio Paese di origine quando sono in un altro Stato membro.
In linea con questo regolamento, il Collegio dei commissari propone un meccanismo giuridico che consenta alle emittenti di ottenere più facilmente le autorizzazioni dei titolari dei diritti di cui hanno bisogno per trasmettere programmi online in altri Stati membri. Invece di dover negoziare individualmente con ciascun titolare di diritti d’autore, le emittenti saranno in grado di ottenere le licenze tramite organismi di gestione collettiva che rappresentano i titolari dei diritti.
Per migliorare l’accesso al patrimonio culturale europeo, la Commissione Ue intende investire 1,46 miliardi di euro del sottoprogramma MEDIA di Europa Creativa per sostenere ulteriormente la circolazione dei contenuti creativi al di là delle frontiere.
Diritto d’autore, ricerca, istruzione e inclusione
Lo scorso dicembre la Commissione Ue aveva proposto anche la revisione delle norme europee sul copyright per consentire, in alcuni casi, l'uso delle opere protette dal diritto d'autore senza l'autorizzazione preventiva dei titolari dei diritti.
In concomitanza con il discorso sullo Stato dell’Unione, la Commissione Ue ha illustrato nuove eccezioni al diritto d’autore per consentire:
- agli istituti educativi di utilizzare materiali per l’insegnamento grazie a strumenti digitali e corsi online attraverso le frontiere;
- alle istituzioni che gestiscono il patrimonio culturale di preservare le opere in formato digitale, fondamentali per la sopravvivenza del patrimonio culturale e per l’accesso dei cittadini a lungo termine;
- ai ricercatori di utilizzare le tecnologie di 'text mining' e 'data mining' per l’analisi di grandi insiemi di dati.
La Commissione Ue propone inoltre una legislazione per attuare il trattato di Marrakech volto a facilitare l’accesso alle opere pubblicate per le persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa.
Diritto connesso per editori e obblighi per piattaforme
La Commissione Ue propone inoltre di introdurre un nuovo diritto connesso per gli editori, analogo a quello già esistente nel diritto dell’Unione per i produttori di film, i produttori discografici (di fonogrammi) e altri operatori delle industrie creative come le emittenti.
L’obiettivo è riconoscere il ruolo svolto degli editori nell’investire in contenuti giornalistici di qualità e nel crearli, fornendo un quadro giuridico chiaro sulla concessione di licenze per contenuti ad uso digitale.
In merito allo sfruttamento online dei contenuti su piattaformeper la condivisione di video, invece, la Commissione Ue intende introdurre l’obbligo di utilizzare strumenti efficaci per controllare la diffusione dei contenuti. Lo scopo è rafforzare la posizione dei titolari dei diritti d’autore nella negoziazione e nella percezione di una remunerazione per lo sfruttamento online dei propri contenuti.
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Photo credit: Juanjo Zanabria Masaveu via Foter.com / CC BY