Agroalimentare - olio e biologico, al via piani nazionali
La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il primo piano nazionale per l'olio e il piano strategico per il biologico.
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Primo piano nazionale per l'olio
Il primo piano nazionale per l'olio, approvato in Conferenza Stato-Regioni con uno stanziamento pari a 32 milioni di euro, prevede azioni per:
- incremento della produzione nazionale di olive e di olio extravergine di oliva, senza accrescere la pressione sulle risorse naturali, in primis sull'acqua, e attraverso la razionalizzazione della coltivazione degli oliveti tradizionali, il rinnovamento degli impianti e l'introduzione di nuovi sistemi colturali volti a conciliare sostenibilità ambientale ed economica;
- promozione dell'attività di ricerca per migliorare l'efficienza dell'olivicoltura italiana;
- valorizzazione del Made in Italy e delle classi merceologiche di qualità superiore certificate dell'olio extravergine di oliva italiano, anche promuovendo i prodotti su mercato interno e internazionale;
- recupero varietale delle coltivazioni nazionali di olive da mensa in nuovi impianti integralmente meccanizzabili;
- aggregazione e organizzazione economica degli operatori della filiera olivicola, in linea con le direttive Ue.
Il piano olivicolo nazionale, ha commentato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, ha "l'obiettivo condiviso con tutta la filiera" di migliorare la produzione "sotto il profilo della qualità e della quantità", oltre che di "aiutare la riorganizzazione del settore olivicolo e oleario italiano". Il piano, ha aggiunto Martina, "potrà essere ulteriormente supportato con le risorse regionali dello sviluppo rurale".
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Piano strategico per il biologico
Approvato in Conferenza Stato-Regioni anche il piano strategico nazionale del biologico, che prevede una serie di obiettivi mirati per lo sviluppo del settore, in termini di mercato e di superficie dedicata, da raggiungere entro il 2020.
Il piano prevede l'attivazione di 10 azioni:
Azione 1 - biologico nei piani di sviluppo rurale. L'azione è volta a uniformare le modalità di applicazione della misura di sostegno all’agricoltura bioliogica, prevista dai PSR regionali, e a indirizzare verso il bio anche altre azioni previste dai programmi.
Azione 2 - politiche di filiera. L'azione favorisce l’aggregazione e le sinergie tra gli operatori della produzione, della trasformazione, della distribuzione e del commercio attraverso specifiche forme associative.
Azione 3 - biologico made in Italy e comunicazione istituzionale. L'intervento riguarda la valutazione dell'opportunità di introdurre un segno distintivo, la promozione del bio italiano attraverso il piano di internazionalizzazione dell’agroalimentare e lo sviluppo di campagne di informazione specifiche per l’agricoltura biologica.
Azione 4 - biologico e green public procurement. L'azione intende incentivare l’utilizzo di prodotti biologici nella ristorazione ospedaliera e nelle mense scolastiche e l’applicazione del metodo biologico nella gestione delle aree verdi pubbliche.
Azione 5 - semplificazione della normativa sul biologico. L'intervento favorisce la semplificazione normativa del settore, anche in base alle nuove leggi Ue, coinvolgendo la PA.
Azione 6 - formazione, informazione e trasparenza. Nell'ambito di questa azione vengono istituiti percorsi formativi sull’agricoltura bio in ambito universitario e corsi di aggiornamento per docenti di scuole superiori. Vengono inoltre rafforzati i servizi del SINAB (Sistema di Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica) per migliorare la disponibilità di informazioni.
Azione 7 - biologico paperless - informatizzazione. L'azione sviluppa il SIB (Sistema di Informazione del Biologico) in linea con quanto previsto dal Piano Agricoltura 2.0 al fine di favorire la connessione con altre banche dati e semplificare le procedure a carico degli operatori.
Azione 8 - revisione normativa sui controlli (dlgs 220/95). L'azione intende migliorare l’efficacia del sistema di controllo e certificazione italiana per tutelare imprese biologiche e consumatori.
Azione 9 - controllo delle importazioni. Nell'ambito dell'azione saranno intensificate le attività di controllo e certificazione del biologico proveniente da Paesi terzi, anche attraverso un maggior coinvolgimento delle dogane e l’utilizzo di strumenti informatici evoluti per lo scambio di informazioni.
Azione 10 - piano per la ricerca e l'innovazione in agricoltura biologica. L'intervento prevede la predisposizione di un piano nazionale per la ricerca e l’innovazione per il biologico, oltre che la costituzione di un comitato permanente di coordinamento in materia e il coinvolgimento delle Regioni e delle rappresentanze del settore.
"L’approvazione del piano - ha commentato Martina - rappresenta un passaggio importante per un settore sempre più strategico per tutto il Paese [...]. In questo momento di forte crescita è fondamentale mettere in campo una strategia di insieme e a lungo termine, in grado di dare un indirizzo preciso allo sviluppo del biologico" per "coordinare al meglio le politiche di sostegno e dare allo stesso tempo risposte concrete alle esigenze degli operatori".
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