Seal of Excellence – sigillo di qualita' per sinergie tra fondi SIE e Horizon 2020
Lo strumento sarà presentato ufficialmente in occasione degli Open Days il 12 ottobre
Un marchio di qualità per agevolare il finanziamento con risorse della Politica regionale di progetti che hanno superato con successo il processo di selezione nell'ambito di Horizon 2020, ma che non sono stati finanziati per mancanza di fondi. E' quanto messo a punto dalla Commissione europea con Seal of Excellence, che verrà lanciato ufficialmente agli Open Days, le giornate delle Regioni innovative, in programma dal 12 al 15 ottobre a Bruxelles.
Seal of Excellence
L'iniziativa è stata anticipata a Roma durante un tavolo tecnico sui Piani Operativi Regionali e i nuovi Programmi di Lavoro 2016-2017 di Horizon 2020. Al centro dell'incontro, la discussione di modalità per favorire l'attuazione di interventi sinergici tra i fondi strutturali e d'investimento europei (SIE) e il Programma Ue per l'innovazione e la ricerca H2020.
L'obiettivo di massimizzare l'impatto dei finanziamenti Ue attraverso sinergie tra i fondi a gestione diretta e indiretta è al centro della strategia Innovation Union e del mandato degli attuali commissari alla Politica Regionale e alla Ricerca Corina Cretu e Carlos Moedas.
Tra i due strumenti esistono differenze, ma anche aspetti di complementarietà, ha spiegato Magda De Carli della DG Ricerca della Commissione Ue. Da una parte, infatti, H2020 ha come criterio l'eccellenza dei progetti, indipendentemente dalla provenienza dei soggetti proponenti, mentre nei fondi SIE ci sono criteri di territorialità per l'accesso ai finanziamenti. D'altra parte, però, gli obiettivi di investimento in R&I sono comuni ai programmi finanziati dai fondi strutturali europei e a Horizon.
Queste tipologie di fondi possono essere sfruttate anche per fasi diverse del processo di ricerca e innovazione: mentre i fondi strutturali possono lavorare a monte, ad esempio sostenendo la realizzazione di infrastrutture di ricerca e o finanziando attività di formazione, H2020 riguarda soprattutto lo sfruttamento della ricerca e la commercializzazione delle innovazioni.
Esistono, quindi, diversi tipi di sinergie che si possono dare, in cui i finanziamenti possono essere consecutivi, cumulativi (ma non per le stesse voci di spesa e non per coprire la parte di cofinanziamento privato che i beneficiari devono comunque garantire), paralleli o alternativi.
Banco di prova con lo Sme Instrument
In questo quadro si colloca il progetto Seal of Excellence, che parte in fase pilota con riferimento allo Sme Instrument, lo Strumento per le PMI di Horizon 2020, l'unico aperto anche a progetti monobeneficiario, che hanno cioè un solo soggetto proponente.
L'idea è quella di riconoscere un sigillo di eccellenza ai tanti progetti che superano con successo la selezione a Bruxelles nell'ambito dei bandi dello Sme Instrument, ma che non vengono finanziati per mancanza di budget. Non si tratta di scarti, ha tenuto a precisare la De Carli, ma di proposte giudicate positivamente in valutazioni condotte con criteri internazionali. Il sigillo rappresenta un valore aggiunto nel momento in cui l'iniziativa si candida a ottenere finanziamenti a valere sui bandi dei Programmi Operativi Regionali (POR), che ora dovrebbero essere strutturati in modo da tenere conto di questa novità.
Per l'Italia si tratta di una grande occasione, basti pensare che siamo secondi, dopo la Spagna, per numero di progetti valutati positivamente nei bandi della Fase 1 di Sme Instrument e non finanziati.
Partecipando alla Fase 1 dello Strumento per le PMI, l'impresa presenta un progetto in 10 pagine per ottenere il finanziamento di studi di fattibilità e analisi di mercato, interventi, cioè, che anche la Politica regionale può finanziare. Lo stesso vale per la Fase 2, che porta a un passo ulteriore i progetti pilota finanziando attività di ricerca e innovazione, e per la Fase 3, che riguarda l'accesso a servizi di tutoring e networking che possono favorire la commercializzazione delle innovazioni prodotte.
Prossimi passi
Oltre al lancio ufficiale in occasione dell'apertura degli Open Days, la Commissione ha previsto, nella seconda giornata dell'iniziativa, il 13 ottobre, un workshop dedicato a Seal of Excellence.
Per i soggetti interessati a partecipare alle call dello Strumento PMI è un elemento in più da tenere presente nella formulazione dei progetti, perchè una volta ottenuto il sigillo di eccellenza, il finanziamento regionale è più vicino ma non è automatico. Rimane il criterio della territorialità, ma soprattutto il progetto deve essere coerente con la Smart Specialization Strategy di riferimento, la Strategia di specializzazione intelligente, con cui le Regioni devono specificare in che campi e verso quali obiettivi intendono concentrare i finanziamenti per la ricerca previsti nei propri POR.
Lo sforzo maggiore, ha spiegato però Giorgio Martini dell'Agenzia per la coesione territoriale, spetta alle Regioni, che finora hanno sottovalutato il tema delle sinergie tra fondi strutturali e fondi a gestione diretta nelle rispettive programmazioni e nelle Smart Specialization Strategy.
Occorre poi lavorare sulle discrepanze tra fondi SIE e Horizon 2020, ha sottolineato Pasquale D’Alessandro della DG Regio. Oltre alle diverse intensità di finanziamento, normalmente più elevate in H2020, esistono criticità su cui le Regioni possono lavorare, come quelle relative all'armonizzazione dei criteri di selezione e di valutazione dei progetti e alla sincronizzazione dei tempi di pubblicazione dei bandi.
Le Regioni inoltre - ha concluso D'Alessandro - dovrebbero sfruttare la possibilità di utilizzare i costi semplificati oppure pensare a graduatorie speciali per i progetti valutati positivamente dalla Commissione europea.
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Author: Richard Parmiter / photo on flickr