Piano per il Sud: verso un credito di imposta per gli investimenti

Euro banknotes - Author Emilian Robert Vico

Confermati il bonus per le assunzioni e il super ammortamento del 140 per cento

Risorse comprese tra i quattro e i cinque miliardi di euro. Che serviranno a pagare un credito di imposta per gli investimenti, oltre alla stabilizzazione delle misure per le assunzioni e al super ammortamento del 140% sui beni produttivi. Il piano Sud, ora dopo ora, diventa sempre più articolato e stabile. Al momento sono queste le tre portate principali del menù che i tecnici del Ministero dell’Economia stanno studiando per la legge di Stabilità. Mentre perde quota il taglio dell’Ires.

Il perimetro della manovra

L’ultimo tassello riguarda proprio l’incentivo fiscale per gli investimenti. L’ipotesi di portare al 2016 il taglio dell’Ires dal 27,5% al 20%, limitandolo soltanto al Sud, pare difficile da praticare, anche perché troppo costosa: l’ammontare complessivo della manovra in arrivo dovrebbe essere compreso tra i quattro e i cinque miliardi di euro, secondo quello che ha spiegato anche il viceministro dell’Economia Enrico Morando. La manovra varrà al massimo 25 miliardi: 16 serviranno per le clausole di salvaguardia fiscale e 4,5 per il pacchetto casa. Il resto potrà andare al piano per lo sviluppo.

Alternativa al taglio Ires

Così si lavora a un’altra ipotesi. Si tratta di un credito di imposta per gli investimenti che sia limitato alle sole regioni meridionali. A mettere in campo questa alternativa è stato lo stesso premier Matteo Renzi. Avrebbe un valore di circa due miliardi di euro e consentirebbe, così, di evitare i molti problemi legati al taglio Ires, come la difficoltà di effettuare un taglio di tasse selettivo, a rischio bocciatura di Bruxelles.

Assunzioni, sì alla decontribuzione

Resta, invece, confermata la stabilizzazione della decontribuzione per le assunzioni al Sud, anche per il 2016. E’ la misura sulla quale, al momento, ci sono meno dubbi dei tecnici. E si sta consolidando anche il terzo tassello del piano: l’intervento di agevolazione sui beni produttivi, modellato su un’operazione analoga fatta in Francia. In pratica, alcune categorie di beni produttivi potranno beneficiare di un super ammortamento del 140%, accedendo di fatto a un credito di imposta.

Riordino delle regole sugli ammortamenti

Questa misura, in particolare, non avrà impatto soltanto sul Mezzogiorno. Al pacchetto dedicato al Sud, probabilmente, sarà accompagnata anche una rimodulazione complessiva degli ammortamenti, andando a introdurre su tutto il territorio nazionale tempi accelerati, come richiesto ormai da anni dalle imprese. Il tutto dovrebbe mandare in pensione sia la “Nuova Sabatini” che la “Guidi-Padoan”.

Pacchetto infrastrutture

Resta confermato, infine, anche il capitolo dedicato alle infrastrutture, sul quale sta lavorando in queste ore il ministro Graziano Delrio. Avrà al centro i porti e le ferrovie. Sul primo fronte le priorità saranno Gioia Tauro e Taranto, che saranno potenziati e meglio collegati alle reti esistenti. Sul secondo, invece, si investirà soprattutto nell’Alta velocità Napoli-Bari, nella Palermo-Messina-Catania e nei collegamenti tra Battipaglia e Reggio Calabria.

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